Un ricordo di Paola Fano Modigliani
Lo scorso 6 settembre ci ha lasciato Paola Modigliani Fano. Donna energica ed impegnata su più fronti, la ritroviamo nelle parole di Miriam Dell’Ariccia, sua carissima amica e compagna di numerose battaglie, in una conversazione con Serena Terracina.
A quando risalgono i tuoi primi ricordi di Paola?
I nostri incontri si sono intensificati in occasione del Referendum sul divorzio nel ’74. Paola mi telefonò dicendomi: “dobbiamo andare nelle borgate per informare le persone su quello che sta succedendo”. E così andammo insieme presso diverse famiglie nelle periferie romane, spiegando, soprattutto alle donne, quale fosse lo scopo del Referendum e la necessità di andare a votare a favore del divorzio. Così era Paola: armata di tenacia ed entusiasmo si calava nelle realtà e nelle battaglie sociali e ne diveniva parte attiva, coinvolgendo le persone intorno a sè.
Quali altre situazioni ti vengono in mente?
Qualche ricordo a proposito del vostro impegno in ambito comunitario ebraico?
Ci eravamo resi conto che l’attività di testimonianza nelle scuole fosse divenuta urgente e non procrastinabile, considerando che i testimoni oculari stavano venendo meno. Abbiamo costituito un gruppo di persone che ha iniziato ad andare con continuità nelle scuole primarie e secondarie italiane per raccontare a bambini e ragazzi la propria esperienza diretta nel buio periodo delle leggi razziali e della Seconda Guerra. Si tratta di testimonianze di prima mano che contribuiscono a rendere consapevoli i giovani uditori, i quali entrano in relazione con noi con domande pertinenti e spontanee.
Con Paola avete condiviso anche momenti di svago?
Certamente. A parte le canaste della prima gioventù o la successiva montagna invernale, facevamo entrambe parte del coro di Sara Modigliani, emanazione del Circolo Gianni Bosio. Paola mi coinvolse in questa sua passione, aprendo le porte di casa sua per incontri “corali”, caratterizzati dal suo grande senso di ospitalità. Memorabili anche i sedarim a casa Fano, seconde sere di Pesach all’insegna della convivialità e dell’amicizia.
Concludendo la nostra chiaccherata, un aggettivo che a tuo avviso definisca la tua amica Paola?
Tenacia. Se credeva in un’idea impegnava tutta se’ stessa per la sua realizzazione.
…. che il suo ricordo sia di benedizione e di monito per le future generazioni.
Per la serie “Donne del mondo ebraico”, leggi anche:
Pacifica Di Castro e Sara Copio Sullam
2 risposte
Ho conosciuto Paola Modigliani come collega al Virgilio; di lei ricordo il carattere aperto e determinato oltre che l’ospitalità, quando aprì le porte della sua casa a conclusione di un corso di aggiornamento che la scuola tenne sull’ebraismo.
L’ho di nuovo incontrata come guida esperta e generosa per gli studenti in visita ad una mostra sulla memoria.
Che il suo ricordo sia fonte di benedizione.
Mi ha dato fiducia, me lo ricorderò sempre.