Fano Paola Modigliani 2

Un ricordo di Paola Fano Modigliani

Lo scorso 6 settembre ci ha lasciato Paola Modigliani Fano. Donna energica ed impegnata su più fronti, la ritroviamo nelle parole di Miriam Dell’Ariccia, sua carissima amica e compagna di numerose battaglie, in una conversazione con Serena Terracina.

A quando risalgono i tuoi primi ricordi di Paola?
Paola Fano ModiglianiCi siamo iniziate a frequentare negli anni Sessanta, ai tempi del Kadimah nella sede in via del Gesù, luogo di ritrovo e di attività per i giovani ebrei romani.
I nostri incontri si sono intensificati in occasione del Referendum sul divorzio nel ’74. Paola mi telefonò dicendomi: “dobbiamo andare nelle borgate per informare le persone su quello che sta succedendo”. E così andammo insieme presso diverse famiglie nelle periferie romane, spiegando, soprattutto alle donne, quale fosse lo scopo del Referendum e la necessità di andare a votare a favore del divorzio. Così era Paola: armata di tenacia ed entusiasmo si calava nelle realtà e nelle battaglie sociali e ne diveniva parte attiva, coinvolgendo le persone intorno a sè.

Quali altre situazioni ti vengono in mente?
Il suo impegno in “Scuola e Costituzione” per l’affermazione dei Decreti Delegati. Oggi appare come un diritto consolidato, ma allora la partecipazione attiva dei genitori e degli studenti attraverso relative rappresentanze democraticamente elette, non era così scontata. Paola, anche in qualità di docente, avvertiva l’urgenza di una presenza e collaborazione attiva ed informata da parte di tutte le componenti del mondo della scuola. Al sostegno dei “Decreti Delegati” è seguito l’impegno relativo all’ora di religione. Con Paola ci siamo mobilitate affinché venisse riconosciuta come “facoltativa” ed il relativo giudizio non rientrasse nella valutazione dello studente. Rammento Paola molto presente anche nella campagna elettorale del fratello Enrico, eletto deputato negli anni Novanta nel Partito Repubblicano Italiano.

Qualche ricordo a proposito del vostro impegno in ambito comunitario ebraico?
Gruppo ModiglianiAbbiamo costituito parte della Segreteria della Consulta della Comunità Ebraica di Roma, ai tempi della Presidenza di Carlo Di Castro. Ricordo un notevole impulso dato da parte nostra nella stesura dello Statuto dell’ebraismo italiano, poi ampiamente discusso in seno alle comunità ed approvato in occasione del Congresso straordinario dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane, che ha preceduto la firma delle Intese. In quegli anni il ruolo della Consulta è stato particolarmente significativo, costituendo un valido braccio operativo della Comunità nonché un prezioso raccordo tra gli iscritti e l’istituzione. Più’ avanti, nel 2004 ricordo la nascita e la nostra assidua collaborazione nel “Progetto Memoria”, associazione di cui Paola era vicepresidente.
Ci eravamo resi conto che l’attività di testimonianza nelle scuole fosse divenuta urgente e non procrastinabile, considerando che i testimoni oculari stavano venendo meno. Abbiamo costituito un gruppo di persone che ha iniziato ad andare con continuità nelle scuole primarie e secondarie italiane per raccontare a bambini e ragazzi la propria esperienza diretta nel buio periodo delle leggi razziali e della Seconda Guerra. Si tratta di testimonianze di prima mano che contribuiscono a rendere consapevoli i giovani uditori, i quali entrano in relazione con noi con domande pertinenti e spontanee.

Con Paola avete condiviso anche momenti di svago?
Certamente. A parte le canaste della prima gioventù o la successiva montagna invernale, facevamo entrambe parte del coro di Sara Modigliani, emanazione del Circolo Gianni Bosio. Paola mi coinvolse in questa sua passione, aprendo le porte di casa sua per incontri “corali”, caratterizzati dal suo grande senso di ospitalità. Memorabili anche i sedarim a casa Fano, seconde sere di Pesach all’insegna della convivialità e dell’amicizia.

Concludendo la nostra chiaccherata, un aggettivo che a tuo avviso definisca la tua amica Paola?
Tenacia. Se credeva in un’idea impegnava tutta se’ stessa per la sua realizzazione.

…. che il suo ricordo sia di benedizione e di monito per le future generazioni.

Per la serie “Donne del mondo ebraico”, leggi anche:

Edith Bruck

Evelina Meghnagi

Miriam Camerini

Simonetta Della Seta

Celeste Piperno Pavoncello

Nathania Zevi

Rotem Fadlon

Laura Raccah

Myriam Silvera

Silvia Nacamulli

Clotilde Piperno Pontecorvo

Daniela Abravanel

Linda Laura Sabbadini

Lia Levi

Anna Foa

Fiona Diwan

Micaela Procaccia

Angelica Calo Livne

Adachiara Zevi

Miriam Meghnagi

Elèna Mortara

Bice Migliau

Annie Sacerdoti

Adriana Torre Ottolenghi

Noemi Di Segni

Livia Ottolenghi

Liliana Picciotto

Elena Loewenthal

Karen Di Porto

Pacifica Di Castro e Sara Copio Sullam

Gloria Arbib

Sara Cividalli

Giuliana Piperno Beer Paserman z’l’

Miriam Haiun

Natalia Indrimi

3 risposte

  1. Ho conosciuto Paola Modigliani come collega al Virgilio; di lei ricordo il carattere aperto e determinato oltre che l’ospitalità, quando aprì le porte della sua casa a conclusione di un corso di aggiornamento che la scuola tenne sull’ebraismo.
    L’ho di nuovo incontrata come guida esperta e generosa per gli studenti in visita ad una mostra sulla memoria.
    Che il suo ricordo sia fonte di benedizione.

  2. Ho avuto l’onore di conoscerla e lavorare per lei ,nella sua casa per circa 30 anni.Persona affabile,generosa e gentile nell’apprezzare quanto facevo per Lei.
    Un colpo al cuore nel vedere questo post che annunciava la sua scomparsa.
    Un dolore particolare.Ciao Paola.Grazie

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