La cultura al centro del mio impegno in UCEI

Gloria Arbib, consigliera UCEI, partecipa tra l’altro al Meis e cura il progetto Italya books, seguendo nuovi progetti che rafforzino la presenza ebraica nel panorama culturale italiano

Gloria, anche in questa Consiliatura Ucei hai messo a disposizione la tua esperienza, soprattutto in campo culturale.  

Gloria Arbib

La Giunta precedente, all’inizio del 2020, mi ha incaricato di rappresentare l’UCEI nel consiglio d’amministrazione del MEIS, assieme al rappresentante Mibac, la Regione Emilia Romagna, il comune Ferrara. Il Ministero esprime il presidente del museo, e ha confermato Dario Disegni, per un secondo mandato.

Di cosa ti sei occupata in precedenza?

La mia esperienza professionale nasce in una grande industria multinazionale: l’ENI, e prima ancora l’Olivetti. Poi nel 1998 ebbi l’opportunità di guidare il progetto italiano della Shoah’s Foundation, voluto da Steven Spielberg, da giovane avevo lavorato al Cdec e mi sono laureata in storia. Da lì, infine, sono arrivata in UCEI, all’inizio per la gestione di fondi pubblici assegnati all’ente, fino a diventare prima segretario generale dell’ UCEI ad interim, nel 2008, e poi di ruolo, fino al 2019.

Parliamo del tuo impegno al MEIS: che significa sedere in un cda?

Il Meis di Ferrara, museo nazionale

Quello al MEIS è un lavoro rilevante, svolto a stretto contatto con il presidente e direttore. Io sono entrata pochi mesi prima della scadenza di Simonetta Della Seta, una direttrice che ha dato impronta forte e importante, e che ora è stata molto degnamente sostituita da Amedeo Spagnoletto. La scelta del nuovo direttore è stata per me, e tutto il CdA la prima grande sfida. Tra i nostri compiti c’è quello di impostare le linee di indirizzo del museo, in generale di garantire il rispetto della mission e indicare la strategia dei prossimi anni. Ovviamente il Covid ha reso tutto più complicato, discorso che vale per tutti i musei del mondo.

Parliamo allora di strategia: che futuro ha il MEIS?

un’immagine del Meis, una volta attuato l’intero progetto

Vorremmo fare del MEIS un centro d’educazione e conoscenza degli ebrei in Italia: della nostra storia, cultura e presenza nel nostro paese. Per questo CdA è molto rilevante focalizzare l’attenzione sulla promozione dei valori del dialogo e del confronto con altre culture. Per questo abbiamo assunto due nuove e giovani risorse che hanno l’obbiettivo di sviluppare programmi didattici. Il MEIS infatti sarà sempre più un laboratorio in cui si impara a conoscere la nostra storia passata ma anche i valori del presente. Si è da poco chiusa l’ultima grande mostra – Oltre il Ghetto, dentro e fuori – che come quelle precedenti, verrà inserita in un percorso che conclude due millenni di storia degli ebrei in Italia. Abbiamo trattato prima delle origini, poi dell’età del Rinascimento, e ora siamo arrivati agli inizi del Novecento. Infine stiamo già lavorando con il direttore e il Comitato scientifico alla mostra sul ‘900 che vedrà la luce entro un paio di anni. Infine, come da tradizione, il MEIS organizza la prossima Festa del libro ebraico, dal 15 al 18 Settembre, che si conclude con la Giornata della Cultura ebraica di cui Ferrara è questo anno capofila. Vi aspettiamo numerosi, il programma è fitto di interessanti incontri.

Il MEIS ha ormai in funzione un padiglione, ma non è ancora al pieno delle proprie potenzialità.

La pandemia ha rallentato l’esecuzione dei lavori per la consegna di altri due padiglioni. Confidiamo però che, con il nuovo gestore dell’iter amministrativo, a breve i lavori per il secondo padiglione possano cominciare.

Che altre mostre sono in programma?

Piazza Trento e Trieste, a Ferrara

Abbiamo già in programma una mostra per Sukkot, a ottobre. E poi stiamo lavorando su una mostra che aprirà nel 2023, dedicata all’architettura di sinagoghe e cimiteri ebraici in Italia. Infine, spero nel 2024, realizzeremo la quarta tappa della storia degli ebrei in Italia, trattando di tutto il Novecento.

Che effetto ha avuto il ruolo del MEIS nella percezione dell’ebraismo italiano nel paese?

Il bilancio è positivo, specie in un contesto in cui c’è molta disponibilità all’ascolto e alla partecipazione, come Ferrara, luogo di scambio culturale molto vivo, in una terra in cui c’è molto fermento. Adesso il direttore sta coinvolgendo sempre di più le comunità locali, tieni conto che il MEIS è un museo nazionale. Tuttavia, vista la missione del MEIS, io auspico che anche le comunità ebraiche lo percepiscano sempre più come il “loro” museo. Di recente, ad esempio, l’Ugn (il dipartimento per le attività giovanili dell’UCEI) ha svolto presso il MEIS una iniziativa, che ha coinvolto un centinaio di ragazzi con le loro famiglie. L’obiettivo del museo è dimostrare che noi ebrei siamo parte di questo paese, pur essendo minoranza, e abbiamo ogni volta dato il nostro contributo a questa nazione, da sempre.

Un altro tuo ruolo è nel progetto “Italya books”

il progetto Italya books prevede il censimento di tutti ii libri ad argomento ebraico presenti nel territorio nazionale

Italya, l’isola della rugiada divina, così veniva indicata la penisola italica dagli ebrei medievali. È un progetto ormai ben avviato, iniziato molto tempo fa. E’ un progetto unico in Europa. Nasce da una collaborazione fra la Biblioteca Nazionale di Israele, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, l’UCEI che ha ottenuto un importante finanziamento dalla Rothschild Foundation. Abbiamo al momento catalogato circa 12.000 volumi che sono disponibili on line per la consultazione da ogni parte del mondo gratuitamente. Questo anno caricheremo altri 10.000 volumi, su un totale stimato di 35.000.

In cosa consiste in particolare il progetto?

Stiamo realizzando una teca digitale, posta presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma, dove i libri vengono fotografati nella copertina, nel colophon, nelle pagine segnate dalla censura e quelle con le note a margine. I volumi vengono così catalogati, con il supporto della National Library of Israel, per consentire poi a tutti gli studiosi di collegarsi e averne conoscenza. Ogni scheda è compilata in ebraico e traslitterata in caratteri latini. Colgo questa occasione per ricordare e ringraziare la Project manager del progetto, dott.ssa Diletta Cesana senza la quale il progetto non avrebbe ottenuto questi risultati. Contiamo di completare tutto entro la fine del 2024.

Infine, sei anche nel board della Fondazione dei Beni culturali ebraici

A differenza del MEIS, che è un museo nazionale, la Fondazione è dell’UCEI al 100%. Il suo Consiglio è formato da tecnici ed esperti, io ho la delega della presidente quale rappresentante Ucei.

Un’ultima domanda: che giudizio dai sull’avvio di questa consiliatura?

un’immagine dell’ultimo consiglio Ucei, tenuto lo scorso 3 luglio

Francamente, ho ormai una certa esperienza delle dinamiche comunitarie, come ti ho detto a suo tempo sono stata assessore presso la Comunità di Roma e poi sono stata segretario generale dell’UCEI e ho avuto rapporti istituzionali con tutte le comunità. Per questo ancora oggi il mio approccio ai problemi e alle questioni è cercare di essere al di sopra delle parti. Voglio dire che mi piace vedere realizzate delle idee, e ho perso interesse alla polemica politica, che certo ha pure le sue esigenze. So benissimo che in Consiglio non la pensiamo tutti allo stesso modo su molti argomenti, ma ho deciso di investire le mie energie a portare in porto i progetti che il Consiglio approva. Ecco perché ringrazio la Giunta per la delega ai beni culturali. Sono impegnata a portare avanti attività concrete, che tutelano e valorizzano il nostro patrimonio artistico e culturale.

Per la serie “Donne del mondo ebraico”, leggi anche:

Edith Bruck

Evelina Meghnagi

Miriam Camerini

Simonetta Della Seta

Celeste Piperno Pavoncello

Nathania Zevi

Rotem Fadlon

Laura Raccah

Myriam Silvera

Silvia Nacamulli

Clotilde Piperno Pontecorvo

Daniela Abravanel

Linda Laura Sabbadini

Lia Levi

Anna Foa

Fiona Diwan

Micaela Procaccia

Angelica Calo Livne

Adachiara Zevi

Miriam Meghnagi

Elèna Mortara

Bice Migliau

Annie Sacerdoti

Adriana Torre Ottolenghi

Noemi Di Segni

Livia Ottolenghi

Liliana Picciotto

Elena Loewenthal

Karen Di Porto

Pacifica Di Castro e Sara Copio Sullam

 

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