“Caro Kadosh Baruch Hu”.
Una lettera di Angelica Edna Calò Livne
Caro Kadosh Baruch Hu
Signore del mondo…
Non posso crederci mio Dio! È questo che conta per te? Una nuova casa? Lo Stato di Israele non è una casa meravigliosa? Una casa costruita dalla desolazione, dalla disperazione, con il sangue di 18.000 vittime? Dopo sei milioni di altre vittime ebree?
Non riesco a capire mio Dio… ami alcuni dei tuoi figli e delle tue figlie più degli altri? Preferisci qualcuno che sradica a qualcuno che pianta? Chi sfugge dalla responsabilità di proteggere il tuo paese a qualcuno che con tutta la sua anima, con tutto il suo cuore e con tutte le sue forze protegge ogni bambino, donna, persona, pietra e pianta di Israele da sempre, dal momento in cui è stata dichiarata Stato…e anche prima?
Sono questi i giorni del Messia che tanto desideravamo? Mio caro Signore del cielo e della terra, il tuo popolo sparso per il mondo si è trasformato in un gregge di pecore e lupi, di capretti e tigri che si odiano. Ad alcuni di loro con mano forte e braccio teso viene ordinato di colpire e ferire gli altri tuoi figli. Sì, lo so, dall’alba della storia succede tutto questo e Tu… cosa puoi fare quando un fratello colpisce suo fratello? Tu hai creato, l’umanità… e ci hai dato il diritto di decidere il nostro destino…
Cosa mi stai dicendo Signore mio? Che Tu non sei responsabile di ciò che sta accadendo. Che anche per Te è terribile vedere tutto questo… che anche Tu senti frustrazione e dolore per come le Tue leggi sono state distorte e travisate?
Ti prego, Dio d’Israele, manda il profeta Elia a mettere un po’ d’ordine, a informare tutti i falsi messia che non è la guerra fratricida, l’arroganza e il dispotismo che auspicavi… il mare bianco e azzurro delle nostre bandiere non basta per fermare il delirio!
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7 risposte
Ancora una volta, una tua preghiera “laica”, ma carica di vera fede, commuove, induce al pianto ma apre alla speranza.
Un abbraccio e un forte augurio di בהצלחה… Ce la farete, ce la faremo.
עם ישראל חי
Mi sarebbe piaciuto leggere una lettera simile durante l’itnatkut, mentre cacciavano molte famiglie di ebrei dalla propria terra. La sinistra moderna assomiglia più a un regime dittatoriale frustrato che a una democrazia. Parlano tanto di democrazia, ma non ne conoscono il significato
Anche da parte mia, cioè da parte di un vecchio chaver dell’Hashomer Hatzair, un forte abbraccio ad Angelica Edna.
Grazie Edna. Sono le parole che volevo sentire. Sei una grande donna coraggiosa.
Caro Reuven (che non metti il cognome)
Non so cosa è l’itnaktut, e avresti fatto bene a spiegare cosa è a chi legge
Potresti anche spiegarci quale è secondo te il significato delle parole democrazia e dittatura
Perché mi hai confuso un poco le idee ( o forse sei confuso tu…)
La hitnatkut è quando il governo Sharon decise di rinunciare e smantellare gli insediamenti israeliani all’interno della striscia di Gaza e mandò l’esercito a eseguire l’ordine, suscitando le proteste di chi ci abitava e dei loro fiancheggiatori
quanta ipocrisia e odio in queste brutte parole, la contraposizione tra noi e loro …… mi ricorda i regimi ”democratici” del secolo scorso
in questa vicenda non ci sono torti e ragioni, quello che manca – e questo articolo ne e’ un esempio – e la capita’ di ascoltare e rispettarsi vicendevolmente