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La Claims conference si preoccupa di risarcire le vittime ebraiche dei crimini nazisti

Posso presumere per la difficoltà di eseguire la sentenza. La Germania infatti si è sempre rifiutata di pagare.

Ma ora ci sono i soldi di questo fondo, messi dallo Stato italiano.

Sì, però ci sono altri problemi, oltre a quelli già indicati. Uno è che il termine è molto breve, per cui, se non cambierà, c’è tempo solo fino al 30 maggio; questo significa che, per curare tutte le notifiche, io sto dicendo ai miei clienti che ho bisogno di avere tutta la documentazione entro il 19 maggio. Stiamo preparando diversi atti collettivi, però è un lavoro arduo. Inoltre i soldi messi a disposizione con il fondo, per il tipo di risarcimento, rischiano di essere insufficienti. Infine ancora non conosciamo gli estremi del d.m. di attuazione. Posso dire che la nuova legge in realtà è una brutta legge.

E allora non c’è altra soluzione?

In realtà sì. Ed è questa: rivolgersi alla Corte di giustizia internazionale (CIG).

Ma nel 2012 la Corte diede ragione alla Germania.

Sì, però nel frattempo sono cambiate alcune cose. La giurisprudenza della Corte costituzionale italiana del 2014 è stata recentemente seguita anche da Corti in Corea del Sud e in Brasile. Inoltre, nel processo innanzi alla CIG che si è concluso con la sentenza del 2012, alcune questioni non sono state esaminate dalla Corte. Questa sarebbe l’occasione per proporre gli argomenti che non sono stati discussi allora: la Germania ha infatti rinunciato alla sua immunità, ex art. 17 del Accordo di Londra sui debiti esteri del Reich. In altre parole, la Germania ha accettato di non opporsi ai giudizi intentati contro di lei dai danneggiati dalla guerra. Inoltre, la CIG non ha minimamente esaminato il problema del diritto individuale ad un giudice della vittima di gravi violazioni del diritto internazionale da parte di uno Stato. Anche a fronte della attuale guerra in Ucraina sarebbe necessario che anche la CIG affermasse che gli Stati non possono nascondersi dietro all’immunità giurisdizionale davanti alle legittime azioni proposte dalle vittime di violazioni del ius in bello e di crimini contro l’umanità.  Il diritto al giudice è tutelato dall’articolo 23 H della convenzione di l’Aja del 1907 e dall’art. 8 dello statuto di Roma per la Corte internazionale penale.

il termine per poter chiedere di accedere a questo nuovo fondo, se non verrà cambiato in sede di conversione del decreto legge, scadrà il 30 maggio

Allora è questa la strada?

Il problema è che presso la CIG possono comparire solo gli Stati nazionali, a meno che questi decidano di farsi rappresentare dai loro cittadini: occorre cioè che il governo italiano consenta alla sua sostituzione processuale. È questa a mio avviso la strada da seguire: ottenere da parte del singolo dallo Stato italiano la concessione di poter agire in sua rappresentanza presso la CIG, nella forma della protezione diplomatica, portare in giudizio la Germania e chiedere una sua condanna o intervenire nel nuovo processo di l’Aja e mettere le carte giuste sul banco dei giudici. In questo modo si supererebbero sia il problema dei termini di decadenza che quello della scarsità dei fondi.

 

L’intervista che vi abbiamo presentato contiene molti punti interessanti, ma ne lascia anche alcuni dubbi, nell’incertezza applicativa della norma. Ad esempio: chi ha già ricevuto un ristoro da parte della Claims conference, potrà usufruire anche di questo nuovo Fondo? E la sostituzione processuale presso la Corte dell’Aja è davvero realizzabile? Domani, su questi e altri punti, ascolteremo altra voce molto autorevole (M. B.)

Leggi, al riguardo, anche l’intervista a Giorgio Sacerdoti

22 risposte

  1. Il termine è breve e non ha tanto senso che ci sia un termine per una cosa che per legge non può avere nessun termine. Comunque in cambio di uno Stato che vuole pagare e reintegrare le proprie vittime, se cosi fosse la volontà dello Stato stesso, possono rigenerarsi tanta nuova fiducia e tanta nuova speranza ed è sempre da questi sentimenti che poi, può rifiorire anche la nostra società civile italiana tutta, e da questo anche la economia.
    Ed allora, sono convinto che ne trarranno poi grande giovamento, anche l’economia è valorizzate le nuove idee.
    Le idee crescono e si diffondono e si realizzano se vi è intorno un contesto di giuso rispetto umano e sociale.
    Credo sia un passo comunque molto giusto e molto meritevole, Quindi grazie a chi per affetto si è mosso di cuore perché tutto questo è moralmente assai rassicurante per tutti i cittadini Italiani. accade forse anche perché che dovesse accadere é anche scritto nella nostra costituzione; Articolo 3 comma secondo,
    Il tutto Mostra grande sensibilità ed umanesimo.

  2. Significa un ritorno al voler cooperare tutti per il bene comune non lasciando così agendo più nessuno in difficoltà e nel dolore, ed è questo di cui abbiamo bisogno in Italia, e nel mondo intero, per avere speranza e forza per il meglio che sia ottenibile per il futuro che ci attende!

    Grazie, bella mossa.

  3. Chiedo cortesemente a chi mi devo rivolgere per ottenere l’indennizzo?
    oppure che procedura seguire , grazie
    buonasera.

  4. Mio nonno è stato deportatiobed è morto in Germania puttilingen
    Ora sepolto e’sepolto a Francoforte sul Meno.
    Voglio fare domanda senza spendere un centesimo per avvocati
    Comecdevo fare?

  5. Mi permetto aggiungere al v commento che gli eredi dei deceduti , come mio padre, nei campi di rieducazione al lavoro trovano enorme difficolta’ nell’eventuale richiesta d’indennizzo , a provare la “deportazione” visto che nessun ufficio e/o archivio producono documenti idonei, salvo alcuni che dispongono le lettere pervenute dalla priginia.

  6. Mi permetto aggoungere a quanto da voi detto che la prova della “DEPORTAZIONE” e’ quasi impossibile per i deceduti nei “campi di rieducazione al lavoro” come mio padre. Tutti gli uffici e archivi non hanno e/o tifiutano di dare documrnti che provano la deportazione dei deceduti, salvo alcuni eredi che hanno ricrvuto le rare lettere dalla prigionia e/o testimoni commelitoni viventi.

  7. Buonasera,il padre di mia moglie fu deportato in Germania 3 anni.Oggi i fratelli di mia moglie hanno contattato un avvocato di Frosinone che ha affermato che possono avere il risarcimento.Ha chiesto solo 520€ x spese processuali,la mia domanda è:oggi 7 ottobre 2022 il decreto legge n°36 è ancora in vigore oppure l’avvocato vuole fare il furbetto.ho letto un po’ su internet e non ho trovato nessuna sentenza a favore dei deportati né tantomeno su il giornale il sole 24 ore. Vorrei un suo parere,La ringrazio anticipatamente.

  8. Buonasera. Sono figlia di un ex IMI, deportato in Germania per svolgere lavori forzati. Ho documenti per ricostruire il suo internamento, ma ho letto solo oggi, 16 ottobre 2022, di questa possibilità di poter chiedere un risarcimento. Mio padre se lo merita, anche se deceduto. Cortesemente mi rivolgo a lei per comprendere la corretta procedura da seguire. Posso affidarmi a lei? nei sarei onorata. Con rispetto la ringrazio e attendo cortese risposta.

  9. Mio nonno è stato deportato ho una tessera di riconoscimento che lo dimostra ,ma l’avvocato Perfetti del foro di Massa ha detto che ci vorrebbe la registrazione in prefettura,che non c’è e quindi mia madre non sarà risacita

  10. Buonasera, sono figlia di un ex deportato nei campi di concentramento nazisti, che non ha mai ricevuto alcun indennizzo per quanto subito. Ho letto che è stata approvata una legge per risarcire tali danni, previa richiesta da presentare entro una data ormai scaduta.
    Ritengo che non sia corretto porre dei termini per fatti, purtroppo, accaduti e documentati.
    Vorrei provare a inoltrare istanza, potrei sapere la procedura da seguire e a chi rivolgermi?
    In attesa, ringrazio e invio cordiali saluti.

    1. NO, anzi, la Presidenza del Consiglio si è mossa per invalidare la nostra causa e pare voglia richiedere la restituzione dei soldi a chi è già stato risarcito.

  11. Salve ho letto solo adesso anche mi padre risulta deportato in Germania , come da foglio matricolare e congedo nella mia disponibilità comprovante, concessa già una medaglia d’onore cosa devo fare ??. Sono ancora in tempo ??

  12. buona sera io un foto da prigioniero di mio nonno e un documento da parte del ministero della difesa che attesta l’internamento e’ stato internato dal 8 settembre del 1943 ad agosto del 1945 con una croce al merito. Posso fare domanda come nipote diretto? premetto mio padre cioe’ il figlio diretto e’ in vita. grazie

  13. Buongiorno mio nonno e mio zio sono stati prigionieri, uno a Corfù Grecia e uno credo germania . Come posso fare . A chi mi debbo rivolgere ?

  14. Buongiorno,
    mio nonno e’ stato prigioniero di guerra dei tedeschi per tre anni, sono in possesso del suo foglio matricolare dove sono attestati gli anni di prigionia. Farò a breve richiesta anche di medaglia d’ onore.
    Qual’ è invece l’ iter da seguire per ottenere il risarcimento del crimine di guerra?
    La ringrazio per l’ attenzione

  15. Vorrei sapere a che punto sono i pagamenti degli eccidi nazisti fatti a vallucciole comune di stia-pratovecchio prov; (ar).Sapendo che ci sono delle tabelle decise dal governo.Grazie

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