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Chaim Soutine, “Le petite patissier”

Sì, molto, sicuramente. Di certo c’è un aspetto inconscio, per esempio nell’andare a scegliere un certo tipo di opere o nel seguire un filone artistico. Per esempio, penso a Chagall, dove il lato ebraico è molto marcato, o ad altre correnti dove l’influenza ebraica è significativa: Kisling, Soutine e Rothko per esempio. C’è un contributo ebraico molto importante in tutta l’arte del Novecento, e una sensibilità diversa. E poi credo che il mio bagaglio culturale mi arricchisca, sia nella professione che a livello umano.

Che rapporto c’è tra un mercante d’arte e un critico d’arte?

Sicuramente ci sono critici molto rispettati che conoscono la materia che trattano; al contempo, tante volte l’immateriale, ossia il valore artistico dell’opera, e quello materiale, ossia il suo valore di mercato, seguono strade differenti. Direi che per l’arte moderna quest’abbinamento è molto più facile, perché esistono gli Archivi che promuovono e preservano l’opera dell’artista curandone anche il catalogo ragionato, così è molto più agevole certificare l’autenticità di un’opera. E poi, con internet, tutto è connesso e tracciato, quello che si compra è subito conosciuto e non si può rivendere subito, il valore è identificato. Invece, per l’arte antica, è diverso. Lì il ruolo del critico è più decisivo, perché ovviamente non esistono archivi di riferimento.

Quant’è alto il rischio di commettere errori nella tua professione?

Jo con un’opera di Renè Magritte

C’è. Bisogna prestare molta attenzione ai dettagli, alla storia, alla provenienza dell’opera ed alle condizioni di conservazione. Ultimamente, ad esempio, mi è capitata un’opera di Pablo Picasso con una buona provenienza, del periodo cubista, ma confrontando poi il lavoro con la pubblicazione sul catalogo ragionato mi sono accorto di lievi differenze in alcuni tratti, morale: si trattava di un bellissimo “falso d’autore”.

Quali sono i tuoi artisti preferiti?

Sicuramente mi appassiona il Surrealismo, che è il mio periodo di riferimento: Magritte, Dalì, Tanguy, Marx Ernst, ma anche i soggetti futuristi e metafisici italiani, come i lavori di Balla, De Chirico o Severini dal 1910 in poi, opere senza tempo; trovo interessante anche l’espressionismo americano di Pollock, Rothko, Lee Krasner, Alfred Copley e Philip Guston senza dimenticare tra i miei artisti preferiti gli inglesi Lucien Freud e Francis Bacon che rivelano in maniera immediata e sconvolgente, la natura dell’uomo fatta di fragilità, vitalità, eccessi e conflitti. Poi, ovviamente, quando ti trovi davanti ad un capolavoro, è sempre apprezzato, perché appunto universale.

Rothko, “Giallo su viola”

Ci sono artisti che consigli di tenere d’occhio?

Dipende, come sempre, dal budget. Direi che con circa 30/40.000 euro vale la pena ancora investire su opere storiche dell’artista giapponese Yoyoi Kusama. Se invece saliamo di livello, con 50-100.000 euro si può acquistare una bella Gouache di Calder o un lavoro di Ettore Spalletti, maestro dell’arte concettuale, con 200.000/250.000 euro si può puntare su Georges Mathieu (1921-2012), uno dei padri dell’astrazione, della pittura informale o su Kenny Sharf artista contemporaneo molto “pop “adatto ad un pubblico più giovane. Però, in definitiva, il mio consiglio è un altro.

Quale?

Yoyvoi Kusama

Mettere insieme qualità e investimento. Detto altrimenti: con i lavori di grandi qualità non ti sbagli mai. Se mi chiedono come costruire una collezione d’arte, sono sempre dell’avviso che bisogna puntare al massimo della qualità. Certo non tutti hanno la possibilità di acquistare un Hockney o un Kandinsky, ma se hai un budget ridotto puoi andare comunque ad acquistare l’opera più rappresentativa dell’artista che ti puoi permettere, anche se considerato un’artista “minore”, ma la qualità è quello che rimane, sempre.

In finale, ci puoi consigliare una mostra da non perdere?

la mostra a Milano dedicata Domenico Gnoli

Domenico Gnoli alla Fondazione Prada. Genio del ‘900 scomparso prematuramente a 37 anni. Un artista pieno di contrasti che cela degli aspetti cupi ma palpitanti nel suo lavoro. Mosso dalla perversione di ingigantire vestiti, capigliature o scarpe d’uso quotidiano, inventa a suo modo una metafisica surrealista unica nel suo genere, che affonda nella tasca di una semplice giacca. Indimenticabile.

 

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7 risposte

  1. Salve. Sono la pittrice Marisa Falbo. Dipingo da quando ero piccola! Su google troverà molte notizie sul mio operato artistico. Sto cercando un mercante molto serio che posso acquistare le mie opere e prendersene cura nella giusta maniera. Le do il mio numero di cellulare: 3338795996. Gradirei poter dialogare con lei. Attendo una sua telefonata. Grazie per l’attenzione. Cordiali saluti

  2. MOLTO BELLO, HO UNA VENTINA DI QUADRI CHE HO ACQUISTATO NELLE GALLERIE MILANESI
    COME POSSO INVIARTI FOTOGRAFIE DELLE OPERRE.

  3. Salve sono Alessandro maiani pittore internazionale non emergente. Ma in fase di storicizzazzione artistica. Le mie opere sono sparse per tutta Italia, insomma.. cercando di trovare spazio desidero trovare una persona seria che possa fare la differenza. Ho già venduto nel mondo dell’arte. Ma desidero essere aiutare da persone che parlino il giusto. Sono nato come impressionista ed ho fatto una grandissima ricerca. Come o simile i grandi maestri d’arte, di un tempo. Nato come verista figurativo e finendo come surreale astratto Informale, pochi. E iperrealismo. Lasciando sempre la mia impronta. Volevo un parere da lei. Cosa ne pensava, un cordiale saluto, spero di non disturbare. Grazie

  4. Buongiorno,
    Sono interessato alla vendita di un quadro di Giulio Turcato. L’opera risalente agli anni 60 misura circa 75×95. A corredo di ciò potrei fornirle documentazione attestante la provenienza, redatta dall’Archivio “Giulio Turcato”, curato dalla moglie dell’artista,

    Ringraziando per l’attenzione porgo distinti saluti.

  5. Buongiorno sto cercando un mercante d’arte per mio padre ho 1000 quadri circa fino a poco tempo fa collaboravo con un mercante ma ho capito che era troppo egoista e l’ho lasciato.
    Mio padre si chiama Baruffaldi Carlo pittore internazionale il mio numero è 3472950718.

  6. mi presento sono un pittore di bergamo fausto verzeroi ci sarebbe la possibilità di un interesse per la vendità delle mie opere? la ringrazio in anticipo qualunque sia la vostra risposta

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