Menorah sostiene la presidenza UCEI e lavora per un ebraismo più unito e inclusivo

Livia Ottolenghi, capolista Menorah e nuovo assessore all’educazione, spiega la scelta del gruppo e cosa si aspetta da questa nuova consiliatura

Livia, Menorah ha deciso di appoggiare la presidenza Di Segni per un nuovo mandato in UCEI. Cosa ha portato a questa scelta?

La scelta è stata determinata dalla condivisione di alcune priorità che noi ritenevamo imprescindibili, e che sono state accolte sia dalla presidente che dalle altre compenti del consiglio che hanno appoggiato la presidenza; conseguentemente, anche noi abbiamo dato il nostro appoggio.

La nuova giunta Ucei nasce con le componenti che governano a Roma e Milano che non ne fanno parte. La cosa ha provocato molte polemiche nel corso della discussione. Come valuti questo risultato?

La nuova giunta UCEI

Il risultato è per noi sicuramente una criticità. E infatti avevamo suggerito, nei giorni precedenti, una soluzione diversa, che favorisse una maggioranza e una giunta più ampie. Siamo infatti ancora convinti che i problemi che l’ebraismo italiano dovrà affrontare meritino uno sforzo e una partecipazione da parte di chiunque abbia idee e voglia di impegnarsi. Mi sembra chiaro allora che questa necessità di ampliare la partecipazione alle scelte da prendere costituisca una sfida per il futuro di questa consiliatura. Penso e spero che ci sia la capacità da parte di tutti di individuare progetti condivisi su cui lavorare, anche con deleghe fuori giunta; credo che questa opzione, ancora sul tavolo, sarebbe un segnale molto costruttivo per l’ebraismo italiano.

Tu sarai di nuovo assessore all’educazione. Su quali linee svilupperai il tuo assessorato?

Livia Ottolenghi (assessore all’educazione) e Guido Gad Coen (che ha ricevuto la delega al dialogo interreligioso)

Prima di tutto vorrei realizzare uno stretto coordinamento con chi si occuperà dei giovani, per completare i progetti che avevo avviato la scorsa consiliatura. Per quanto riguarda l’educazione, sono convinta che sia fondamentale la valorizzazione delle competenze del dipartimento educazione e cultura diretto da rav Della Rocca, che dispone di personale altamente qualificato, ed è il fulcro dell’attività che intendo sviluppare a favore di tutte le politiche educative per i giovani e per le comunità. Ricordo inoltre che tra le nostre priorità c’erano, tra i punti fondamentali, un maggiore finanziamento ai progetti a favore dei giovani, e la ripresa di tutte le attività in presenza, secondo me un’altra grande sfida di questo tempo che stiamo vivendo. Abbiamo bisogno cioè di rilanciare una nuova socialità, in famiglia, a scuola, negli ambiti comunitari. Su questi fronti, per quanto di competenza del mio assessorato, mi impegnerò in questa consiliatura.

Torniamo al nodo politico che ha caratterizzato la giornata di ieri. La presidente ha più volte evidenziato la possibilità di un coinvolgimento di tutte le componenti nei vari lavori dell’UCEI, a prescindere da chi è presente in giunta, organo da lei definito esecutivo.  Come valuti questa apertura?

un momento dei lavori del consiglio UCEI di ieri

Il segnale della presidente, da noi strettamente voluto, è molto importante. Credo che si debbano istituire delle cabine di regia, in cui tutti possano essere messi in grado di partecipare, sui temi a noi più cari. Questa sarà un’altra sfida.

Quali sono questi temi?

Ne elenco alcuni, tra l’altro emersi dal dibattito di domenica da più parti: lotta all’antisemitismo, fronte comune contro l’emergenza economica, sostegno alle varie fragilità e le emergenze sociali.  Purtroppo il mondo ebraico deve affrontare molte sfide, che richiedono quindi un contributo fattivo da parte di tutte le componenti.

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Una risposta

  1. Un detto livornese recita: “Le parole le porta via il vento e le biciclette i livornesi”. La proposta di una “ cabina di regia”, locuzione che mi fa venire l’orticaria, mi sembra possa bene illustrare questa affermazione. Si fanno affermazioni vuote di contenuto da una parte, e si afferra il malloppo ( le biciclette ) dall’altro.
    Ps: sappiamo bene come nel mondo politico e associativo la tendenza a spostare il potere reale dal legislativo all’esecutivo ( ad esempio i consigli comunali completamente svuotati di potere reale ) sia ormai consolidato e quindi…..

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