Cerca
Close this search box.

Il primo è trovare il suo successore a Palazzo Chigi, il secondo è capire se la legislatura finirà in anticipo.

A succedergli potrebbe essere un suo ministro.

Mario Draghi

In lizza ce ne sono due: Daniele Franco e, di nuovo, Marta Cartabia. Oggi vedo la Cartabia molto avanti a Franco, le cui quotazioni sono in picchiata, perché ha gestito male il dossier Monte dei Paschi di Siena (che lo stato deve riesce a vendere, ma che non trova ancora un acquirente, n.d.r.) e perché sta subendo uno sciopero generale da CGIL e UIL, segno evidente che il tavolo di confronto con i sindacati è stato gestito in modo maldestro.

Ma Draghi è di destra o di sinistra?

Draghi ha la sua storia nel riformismo: è stato allievo di Federico Caffè, il modello a lui più vicino è quello keynesiano. Anche se ha lavorato con molti governi politici – è stato Berlusconi a nominarlo prima alla Banca d’Italia e poi alla Bce – è stato sempre molto vicino a Ciampi, che ha servito il paese nell’area del centrosinistra.

A prescindere da chi sarà eletto, il prossimo inquilino del Quirinale come potrà incidere sula politica estera italiana, in particolare nei rapporti con Israele?

“Il presidente” (La nave di Teseo, 2021), è l’ultimo libro di Damilano, dedicato alle elezioni del Presidente della Repubblica

È semplice: la politica estera sarà in ogni caso segnata dalla continuità. Anche il prossimo presidente della Repubblica si atterrà alla fedeltà atlantica e europea, e dunque continuerà a salvaguardare i buoni rapporti tra Italia e Israele.

Un’ultima domando te la faccio sulla nostra città: come vedi i primi passi del sindaco Gualtieri?

È davvero prematuro dare un giudizio. Tuttavia la promessa di avere in poco tempo una città pulita è, al momento, ancora una promessa (elettorale), e anche sulle prime nomine si è registrato qualche malumore. Se all’inizio è inevitabile dire che i problemi della città sono quelli ereditati da chi c’era prima, ad un certo punto occorre dare prova di sapere avviare un cambiamento.

 

 

Per ascoltare il podcast di Damilano sulle elezioni dei Presidente dela Repubblica:

Romanzo Quirinale

Leggi anche:

Il futuro dell’Italia? Si decide quest’estate (David Parenzo)

 

 

Una risposta

  1. Premettiamo quanto segue :
    che spariscano gli uomini politici del “compromesso storico “ da Moro in giù e i vari cattocomunisti che hanno approvato e mantenuto quella dottrina degli anni Settanta Ottanta che in cambio della immunità totale sul suolo italiano per ogni movimento del terrorismo arabo palestinese ha ottenuto l’immunità per l’Italia, di fatto anche non intervenendo i servizi segreti su allarmi come nel caso dell’attentato alla sinagoga di Roma…!
    È venuta fuori recentemente la prova della mancata difesa della Comunità ebraica, denunciata a suon tempo dall’ottimo Cossiga.
    Si attende che si accerti anche il coinvolgimento dei suddetti terroristi in taluni aspetti del famoso attentato alla stazione di Bologna…
    Per il bene della difficile e fragile libertà e democrazia in Italia ?? mi auguro che assolutamente diventi capo dello stato M . D. …. (e nessuno della nomenclatura cattocomunista e i loro eredi seppure convertiti a parole ….)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter

Riflessi Menorah