Uniti, per la nostra comunità

In vista delle prossime elezioni CER, Riflessi pubblica il manifesto di una nuova forza che si prepara a presentarsi al voto

 

Tante persone si stanno unendo per dare vita ad una nuova realtà che esprima la condivisione di valori e di visione della Comunità che vogliamo vivere ogni giorno. I gruppi Menorah e Binah partecipano a questa iniziativa a sostegno di una maggiore coesione comunitaria.

Crediamo da sempre in una Comunità che sia la casa di tutti, accogliente, plurale, pronta ad ascoltare e dare voce a tutti i suoi iscritti.

Ci siamo chiesti: cosa vogliamo per la nostra Comunità?

E 4 sono le parole che emergono sempre quando ci incontriamo e intorno alle quali possiamo offrire il nostro impegno comunitario:

Shalom

Am Meuchad

Progetti

Israele

Vogliamo adesso partire in modo strutturato e con slancio rinnovato; vogliamo impegnarci per una Comunità di tutte e tutti, impegnata per una società civile e democratica.

Per una Comunità di volontari che si mettano a disposizione per il bene comune.

Per una Comunità che abbia a cuore Israele e sia capace di trasmettere la forza della più antica comunità ebraica d’Europa.

Vuoi partecipare a questo nuovo progetto? Vuoi essere informato dei prossimi incontri? Vuoi essere parte attiva con noi, per tutti noi?

Contattaci alla mail: [email protected]

***

Il prossimo 18 giugno la comunità ebraica di Roma sarà chiamata a rinnovare il suo consiglio di 27 componenti.

Si tratta di un momento importante, che ci auguriamo veda la più ampia partecipazione. Purtroppo, sappiamo anche che, negli ultimi anni, questa partecipazione non c’è stata, e che meno di 4 iscritti su 10 si sono presentati al voto.

Le ragioni possono in parte intuirsi, o solo ipotizzarsi: fatto sta che una comunità in cui pochi votano esprime un malessere.

Riflessi è nata anche per questo. Abbiamo iniziato nel novembre del 2020 con un giornale on line mensile, e poi, dal maggio 2021, abbiamo aperto un sito e usciamo tutti i giorni, shabbat e moadim esclusi. In questi anni abbiamo provato a raccontare storie, a dare voci a rabbini, storici, ma anche a figure e persone di piazza. Israele, naturalmente, è stata una costante dei nostri articoli: in questi anni abbiamo provato a raccontarla fuori da ogni versione ufficiale, ma facendo parlare chi in Israele ci vive, e ci racconta ciò che ci rende orgogliosi, ma anche ciò che ci preoccupa.

Inoltre abbiamo dialogato con il resto dell’ebraismo italiano, curiosi e interessati alle altre realtà, consapevoli che, tutti insieme, affondiamo le nostre radici nella storia di questo paese.

È per questo, per questa curiosità e per questo amore per la nostra comunità e per Israele, che abbiamo subito accolto con favore una nuova iniziativa, il cui primo passo è contenuto nel “manifesto” che pubblichiamo questa mattina.

Si tratta di una iniziativa che, come leggerete, parte riunificando una parte della comunità che da troppi anni era divisa, ma che non vuole fermarsi lì, perché tantissimo c’è da fare per migliorare le cose che non vanno, e dunque c’è bisogno del contributo di tanti.

Riflessi publica il manifesto, ma non solo: intendiamo nelle prossime settimane dare spazio e voce a chiunque vorrà impegnarsi per una comunità più unita, più solidale e meno divisiva.

La redazione

5 risposte

  1. Ottima, la questa iniziativa unitaria, mi auguro porti buoni frutti. Vi seguirò, aiutandovi mei limiti delle mie posPuoasibilità, con molto interesse
    Pupa Garribba

  2. Ne sono davvero contento di questa iniziativa e se possibile vorrei poter avere uno scambio di opinioni con i candidati qualora dovessero organizzare un evento di propaganda elettorale.

  3. Uniti in una lista di ispirazione repubblicana, molto bene! Una cultura politica repubblicana nel senso di res pubblica Vs monarchia, quella scelta da netanyahu che dopo 20 anni ha perso il tocco e vuole farsi re, la cultura politica che innerva la Torah e che il popolo ebraico ha dato al mondo quando in Europa stavamo in una lotta tra papato e impeto, e poi sotto le monarchie assolute

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