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Museo Wagner Trieste

L’America Latina ebraica…a Trieste

Anche quest’anno si svolge a Trieste il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano, rassegna nata nel 1985

Rav Ariel Haddad del Museo “Carlo e Vera Wagner” della Comunità Ebraica di Trieste racconta a Riflessi di un’iniziativa che ha solo due anni di vita ma che da subito ha incominciato ad arricchire il panorama culturale di quella città.

Cine Latino TriesteNel 2018, il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano che si svolge a Trieste dal 1985, ha messo al centro della sua programmazione lo sguardo sulla contestualizzazione dei traumi delle dittature militari, i ritratti di donne forti e la capacità di analizzare le contraddizioni. Primo atto di questa molteplicità, durante la cerimonia inaugurale, il Rabbino Capo della locale Comunità, Alexander Meloni – consegnò il Premio Salvador Allende a Vera Vigevani Jarach, la cui vita si dipana fra le due grandi tragedie del Novecento: la Shoà e la dittatura militare argentina.

L’anno successivo, per rafforzare l’analisi sulla realtà contemporanea ha dato vita, in collaborazione con il museo “Carlo e Vera Wagner”, ad una nuova sezione intitolata Shalom, il sentiero ebraico in America Latina che, da allora, è rimasta parte integrante della manifestazione.

La sezione, nell’intento degli organizzatori, “intende riscattare la memoria della diaspora ebraica nel continente latinoamericano, una storia che ha avuto inizio quasi contemporaneamente alla scoperta del continente stesso da parte del mondo occidentale, che ha significato e significa tutt’ora un apporto importante all’arricchimento artistico-culturale (nella musica, nel cinema, nella letteratura, nella pittura), con esiti di ricca contaminazione, che è una delle caratteristiche che contraddistinguono il Nuovo Mondo”.

La sezione, pensata per creare un ponte e far conoscere la diaspora ebraica latino americana, allo stesso tempo, apre scenari per lo più sconosciuti parlandoci di storia, di identità, di politica. Come già ci dimostrano anche alcuni documentari che si possono vedere sulle piattaforme a pagamento (ad esempio Inside the Mossad o L’uomo più pericoloso d’Europa: Otto Scorzeny), si tratta spesso di argomenti anche scomodi ma che con coraggio scoperchiano pentoloni tenuti chiusi per troppo tempo.

Con i linguaggi cinematografici del documentario e dell’animazione, i cinque titoli di quest’anno – tre dei quali realizzati nel 2021- sono per lo più inediti in Italia: No hay regreso a casa di Yaela Gottlieb, Paraíso nazi di Emiliano Ravenna, La parte automática di Ivo Aichenbaum, Hacer patria di David Blaustein e Perón y los judíos di Sergio (Shlomo) Slutzky. Slutzy, come già nel 2014 e nel 2018, sarà ospite del Festival e ha accettato di rilasciare a Riflessi un’intervista e che pubblicheremo a breve.

 

Rassegna cinema latino TriesteLe proiezioni sono gratuite e si terranno nelle sale del Museo, domenica prossima 7/11.

Clicca qui per il programma e le sinossi della sezione: https://www.museoebraicotrieste.it/2021/11/02/shalom-il-sentiero-ebraico-in-america-latina/

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