Cerca
Close this search box.

Il Codice Sassoon: la Torah più preziosa del mondo

La sua vendita sarà battuta in asta a New York il prossimo 17 maggio. Già si annuncia un prezzo straordinario.

La più antica Torah, praticamente completa di tutti i 24 libri, è il c.d. Codex Sassoon dal nome del suo più importante proprietario moderno: David Solomon Sassoon (1880-1942), il collezionista di manoscritti che lo aveva acquistato nel 1929.

Il codice è stato datato alla fine del IX-inizi del X secolo e. v. grazie ad un suo successivo acquirente (1989) e attuale proprietario, Jacqui Safra, che ha finanziato l’analisi al carbonio 14, precede dunque di circa un secolo il Codice di Leningrado (1008/09) che è invece completo.

Il volume misura ca 30 x 35,5 centimetri, è costituito da 400 fogli in pergamena (ne mancano solo 12), pesa quasi 12 kili ed è tenuto insieme da una semplice rilegatura in pelle del XX secolo.

Scritto su tre colonne per ogni pagina, oltre al Pentateuco, il volume presenta, in micrografia per mano di un secondo scriba, note masoretiche di commento al testo biblico. Prezioso, il preciso riferimento al “grande Maestro Aron ben Moshe ben Asher” (f. 652), estensore della masorah del c.d. Codice di Aleppo che, grosso modo coevo del Sassoon, fu scritto a Tiberiade.

La masorah è quell’insieme di note che gli antichi dotti hanno stabilito e tramandato, prima oralmente e poi nei margini superiore e inferiore delle pagine dei manoscritti biblici, nei margini laterali e tra le colonne o alla fine di un testo allo scopo di mantenerne la precisa conservazione letterale e assicurare la corretta vocalizzazione e lettura fino ancora ai giorni nostri.

Altro segno di interesse del volume è rappresentato dalle numerose note di possesso che testimoniano i passaggi di mano in mano: da Khalaf ben Abraham a Isaac ben Ezekiel al-Attar e poi ai suoi figli Ezekiel e Maimon. Nel XIII secolo fu presso una sinagoga a Makisin, l’attuale Markada, in Siria. Successivamente il codice fu di proprietà di Salama ibn Abi al-Fakhr in attesa della mai avvenuta ricostruzione della distrutta sinagoga. Dopo circa 600 anni, per ultimo, anche Sassoon – comprandolo a Francoforte – ha aggiunto il suo ex libris alla copertina interna della rilegatura.

Pur nella sua importanza, il Codex Sassoon è rimasto “invisibile” fino alla sua prima esposizione pubblica, nel 1982, al British Museum, seguita solo dal recente tour in varie sedi della Sotheby’s a Londra, a Tel Aviv, a Dallas, Los Angeles e a New York.

Sassoon pagò il codice 350 sterline, equivalente a circa $ 28.000 odierni; nel 1989 fu venduto a £ 2.035.000 e oggi, si stima che sarà venduto a una cifra compresa tra $ 30 e 50 milioni!

 

Una risposta

Rispondi a Miriam Meghnagi Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter