Una targa per la memoria all’Istituto di vulcanologia
All’INGV una giornata di studio e commemorazione dedicata alla famiglia di Leone Anticoli
Il 14 gennaio 2025 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha commemorato Fiorella Anticoli, una bimba di due anni deportata e uccisa ad Auschwitz, figlia di Leone, dipendente dell’Istituto Nazionale di Geofisica, allora Ente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dispensato dal servizio a causa delle “Leggi Razziali”. Fiorella fu catturata in via Carletti 8, luogo di residenza della famiglia Anticoli, con la nonna Fiorina Spizzichino, madre di Leone.
L’evento è stato realizzato nell’ambito del progetto Pagina della Memoria, dedicato a definire e testimoniare l’impatto delle Leggi Razziali su Scienza e Cultura, di cui INGV è promotore, in accordo con Accademia Nazionale dei Lincei, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Istituto per l’Analisi delle Politiche Pubbliche, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità Ebraica di Roma e con il patrocinio di Museo Ebraico di Bologna, Associazione degli Studiosi Italiani in Israele (AISSI), Biblioteca Universitaria di Bologna, Uninettuno e Progetto Memoria.
La commemorazione è iniziata alle ore 12 in via Carletti 8 dove, a cura dell’Associazione “Arteinmemoria”, è stata posata la Pietra d’Inciampo intitolata a Fiorina Spizzichino; la cerimonia verrà completata, in data da destinarsi, con la messa in opera della pietra dedicata alla piccola Fiorella, non pervenuta a causa di un disguido nella fornitura. Erano presenti alla cerimonia Daniele Massimo Regard, assessore alla Memoria della Comunità Ebraica di Roma, il Presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, il Presidente dell’VIII Municipio Amedeo Ciaccheri, il Presidente dell’ANED Roma Andrea Di Veroli, il Presidente dell’ANFIM Francesco Albertelli. Aldo Winkler, paleomagnetista dell’INGV e coordinatore del progetto “Pagina della Memoria”, ha ricordato la drammatica storia della cattura di Fiorella e Fiorina, citando i documenti appena rinvenuti, che hanno permesso di ricostruire le fasi dell’irruzione nazista presso l’abitazione degli Anticoli. Rav Gianfranco Di Segni ha recitato un salmo al momento della posa, prima delle considerazioni sul valore delle pietre d’inciampo e della Memoria, espresse da Adachiara Zevi, Presidente di “Arteinmemoria”, e da Amedeo Ciaccheri.
La seconda fase dell’evento è stata curata presso la sede centrale dell’INGV, in via di Vigna Murata 605, dove era stata precedentemente diffusa in streaming video la cerimonia di posa della pietra d’inciampo. Il primo atto è stato lo svelamento, operato dalle autorità istituzionali, militari e religiose intervenute, della targa commemorativa intitolata a Leone e Fiorella Anticoli e a Fiorina Spizzichino, apposta dinnanzi alla sala conferenze dell’Ente di Ricerca, dove si svolgono convegni e visite scolastiche.
A seguire, con la moderazione di Aldo Winkler e Alessia Glielmi, Responsabile della Gestione Documentale e degli Archivi del CNR, sono iniziati i lavori del convegno dal titolo: “Pagina della Memoria: in ricordo di Fiorella e Leone Anticoli. Shoah e Leggi Razziali all’ING e al CNR”.
Gli intensi saluti istituzionali sono stati recati da Carlo Doglioni, Presidente dell’INGV e Vicepresidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, da Anna Rossomando, vicepresidente del Senato della Repubblica Italiana, che ha esposto una nota appassionata sul contrasto all’antisemitismo e sul percorso legislativo che portò, nel 1938, alle Leggi Razziali e alle loro tragiche conseguenze per la cultura, da Titti Di Salvo, in qualità di Presidente del IX Municipio e delegata del Sindaco di Roma Capitale, da Victor Fadlun, Presidente della Comunità Ebraica di Roma, da Stefano Mannino, Presidente del Centro Alti Studi della Difesa, intervenuto in rappresentanza del Collegio Militare a Palazzo Salviati, dove furono recati i cittadini ebrei catturati il 16 ottobre 1943, prima di essere deportati verso il Campo di concentramento di Auschwitz. Gli interventi successivi sono stati a cura di Maria Paola Gargiulo, responsabile della Segreteria della Senatrice Liliana Segre, di Rav Riccardo Di Segni, rabbino capo della Comunità Ebraica di Roma, di Noemi Di Segni, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e di Adachiara Zevi, Presidente dell’Associazione “Arte in Memoria”, che ha concluso la parte dei saluti istituzionali.
La seconda sessione, dedicata alle relazioni congressuali, è stata moderata da Francesca Romana De’ Angelis, scrittrice. Aldo Winkler ha introdotto il progetto, e narrato il percorso documentale che ha permesso di ricostruire le vicende di dispensa e reintegro in servizio di Leone Anticoli, attraverso il ritrovamento del suo fascicolo personale, il cui contenuto è disponibile nel sito del progetto. Nel dopoguerra, Leone tanto si adoperò – i relativi documenti sono gentilmente concessi dagli archivi Arolsen – per rintracciare la piccola Fiorella, purtroppo invano. Nonostante i drammatici trascorsi lavorativi e familiari, Leone si impegnò nello studio e nella professione presso l’ING, con incarichi nell’ambito delle rilevazioni sismiche e ionosferiche, fino al ruolo di archivista dell’Ente. La successiva relazione è stata tenuta da Liliana Picciotto, storica della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea CDEC e autrice della fondamentale ricerca sulla deportazione degli ebrei dall’Italia pubblicata nel Il libro della memoria, la cui foto di copertina ritrae proprio Fiorella Anticoli. Liliana Picciotto ha introdotto i percorsi di ricerca sulla deportazione degli ebrei dall’Italia. Alessia Glielmi ha concluso le relazioni scientifiche, parlando di Leggi Razziali ed epurazione nel Secondo Dopoguerra al Consiglio Nazionale delle Ricerche. I suoi studi archivistici hanno permesso di risalire alla dispensa di 8 dipendenti del CNR, di un collaboratore e di un impiegato comandato dal Ministero dell’Educazione Nazionale, ossia Giacomo Anticoli, fratello di Leone, alla cui famiglia, il 10 gennaio 2024, è stata dedicata la posa di quattro pietre d’inciampo all’ingresso della sede centrale del Consiglio Nazionale delle Ricerche, intitolate a Giacomo, alla moglie Gemma e alle bimbe Fiorella e Luciana.
I saluti finali del Presidente Carlo Doglioni hanno concluso una intensa giornata di studio e commemorazione, in cui gli Enti di ricerca si sono uniti alle Istituzioni della Repubblica, a quelle militari ed ebraiche e al Comune di Roma nel ricordo del dramma delle “Leggi Razziali” che, schedando e poi cancellando l’identità lavorativa e civile degli ebrei italiani, costituirono il prodromo delle successive fasi nazifasciste che portarono alla loro deportazione e alla Shoah. La targa intitolata alla famiglia Anticoli-Spizzichino ricorderà per sempre, proprio in un Ente di ricerca, che furono proprio degli indegni scienziati ad avallare il razzismo fascista, attraverso il loro “Manifesto degli Scienziati Razzisti”.
Il recente ritrovamento del fascicolo di Leone Anticoli ha ben dimostrato la necessità di continuare a cercare e rintracciare le documentazioni relative ai drammatici effetti delle “Leggi Razziali”. Oltre al dramma personale e familiare di chi fu dispensato dal servizio, è bene ricordare, come rimarcato dalla Senatrice Rossomando, che i provvedimenti razzisti fecero perdere all’Italia interi settori disciplinari, particolarmente tra le scienze matematiche e fisiche. Gli interventi di Glielmi e Winkler hanno inteso menzionare la dispensa di tante presenze ebraiche femminili impiegate nel CNR e nelle accademie, che hanno comportato un ritardo, tuttora irrisolto, nell’emancipazione femminile nell’ambito degli alti studi. Infine, diversi interventi hanno invocato la Memoria come strumento tuttora attuale di crescita culturale e di contrasto all’antisemitismo, in un’epoca di vasta diffusione, particolarmente in contesti universitari, di contenuti banalizzanti e distorti, facilmente correlabili al numero crescente di episodi discriminatori legati all’odio antiebraico.
Una risposta
Grazie e ancora grazie ad Aldo Winkler. Che ha saputo non solo immaginare ma anche realizzare un’iniziativa davvero importante.