Le polemiche sull’Antico testamento? Io difendo la laicità dello Stato e Israele

Carlo Calenda in un tweet di pochi giorni fa ha contrapposto “l’Antico testamento” al Vangelo. A Riflessi precisa le sue dichiarazioni

Onorevole Calenda, la sua frase, che avvicina il “Vecchio testamento” (cioè la Bibbia ebraica) ai talebani e gli contrappone “la laicità e il Vangelo”, ha generato molta incredulità e irritazione, non solo nel mondo ebraico.

il tweet di calenda

Guardi, probabilmente si è generata una confusione non voluta su una frase che voleva solo precisare che applicare la Bibbia come fonte del diritto ci porterebbe a soluzioni estreme, come ad esempio a lapidare l’empio; e poi ho aggiunto che secondo me il Vangelo porta una grande idea legata alla modernità, cioè alla tolleranza.

Ma non pensa che l’ebraismo, nel Novecento, sia stato un forte sostenitore di una società democratica e laica, mentre è stata proprio la Chiesa ad esprimere a lungo una forte chiusura verso la modernità?

il Tweet di Malan. Il deputato ha poi precisato di non aver mai definito il matrimonio tra omosessuali “un abominio”

E lo dice a me? Ma certo che ne sono consapevole! Vede, io sono ateo e osservo queste cose solo da un punto di vista storico; le mie dichiarazioni non hanno nulla a fare con l’interpretazione religiosa della Bibbia, e meno che meno con l’interpretazione ebraica. Del resto, il cristianesimo nasce come una branca dell’ebraismo, e diventa autonomo solo con San Paolo; io stesso sono affascinato da questa prima fase del cristianesimo, quella in cui nasce nell’alveo dell’ebraismo. Mentre non penso che gli ebrei di oggi siano quelli del passato.

Cosa intende?

Beh, non credo che lei sia favorevole a lapidare gli empi. O no?

Certo, però guardi che anche nel passato gli ebrei non hanno mai lapidato nessuno. Forse bisognerebbe riflettere che, in una prospettiva ebraica, la Torah è necessariamente letta alla luce dell’interpretazione millenaria che ne danno i maestri, e che nessun ebreo, né oggi né ieri, si è mai sognato di leggerla alla lettera. Nel Talmud, ad esempio, è scritto che un tribunale che condannasse a morte una persona, seppure una volta ogni 70 anni, sarebbe un tribunale ingiusto. Di fatto, condannare a morte qualcuno era impossibile.

una rappresentazione del Sanhedrin (il sinedrio), l’antico tribunale che amministrava la giustizia nel mondo ebraico

Io volevo solo dire che non credo che oggi la Torah sia la fonte del diritto di Israele, che è uno Stato moderno. Il tema che volevo sollevare con il mio tweet è quello della laicità dello Stato. Quello che volevo dire è che, applicando letteralmente il vecchio testamento, oggi non saremmo diversi da quegli Stati che applicano la sharia.

Non teme che in questo modo rischia di dare il messaggio che l’ebraismo è legato a una visione del mondo passata e violenta?  

So bene che nella Bibbia ebraica ci sono passi di assoluta modernità. Penso per esempio ai Salmi, che sanno parlare all’animo umano; anche al mio, di uomo ateo, che nei momenti di difficoltà li legge e ne trova conforto. Pensi che ho citato i Salmi anche all’inizio del mio ultimo libro. Quindi, mi pare evidente che non volessi assolutamente generalizzare.

L’ultimo libro di Carlo Calenda

Non pensa dunque che espressioni come quelle usate possano, seppure involontariamente, contribuire a mantenere un certo pregiudizio verso gli ebrei?

Lo escludo categoricamente. Voglio ancora una volta precisare che non mi sono espresso e non ho giudicato la religiosità e la religione ebraica; del resto credo che una religione vada praticata e sentita in modo individuale. Per il resto, ripeto il mio punto di vista: occorre difendere la laicità dello Stato. Io sono convinto che quei testi, come scritti, non possono essere fonti del diritto in una democrazia liberale. Ribadisco che non ho mai giudicato, né tantomeno condannato, la religiosità dei singoli.

E il Vangelo? Lei è sembrato volerlo affiancare alla laicità dello Stato…

Neppure il Vangelo può ispirare la legge dello Stato. Altrimenti oggi saremmo senza il divorzio, e staremmo ancora perseguitando chi non crede. Per me il Vangelo non è interamente credibile; penso ad esempio ai miracoli che descrive.

Alcuni osservatori hanno evidenziato che la sua posizione è sembrata simile a quelle preconciliari.

il Kotel

È un’assurdità. Io penso solo che l’Antico testamento, che chiamiamo tale, ha in sé norme totalmente superate, anche per l’ebraismo. E ho aggiunto una mia valutazione del Vangelo, che credo sia un testo fondamentale della democrazia liberale. Faccio ancora l’esempio della regola per cui l’empio va lapidato: è una nozione superata, io credo che nelle democrazie non ci sia spazio per l’empietà. Oggi per fortuna ci ispiriamo ai valori contenuti ad esempio nella Carta dei diritti dell’uomo. Io non ho mai parlato di religione ebraica, questo l’avete desunto voi; è solo che per me, uomo ateo, italiano, europeo, non cresciuto nella religione cattolica, il nuovo testamento ha una modernità che non riconosco al vecchio testamento. Pensi anche alla regola “Ama il prossimo tuo come te stesso”, che è un grande principio a favore dei diritti dell’uomo: non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te.

Vorrei ricordarle che questa regola è scritta innanzitutto nella Torah, nel libro del Levitico.

ebrei fanno festa a Simchà Torah

Certo, va bene. Glie l’ho detto, so anch’io che nella Bibbia ebraica esistono regole universali valide ancora oggi; però penso che in quel testo non ci sia molta tolleranza, che invece è il fondamento del pensiero moderno. La Bibbia ebraica è per me un testo composito, che ha elementi differenti. L’empio è lapidato, poi c’è l’occhio per occhio. Parti della Bibbia ebraica non possono essere fonte della nostra storia.

La comunità ebraica italiana è rimasta molto colpita, lei ha ricevuto rimproveri pubblici: cosa si sente di rispondere?

Tel Aviv skyline
il lungomare di Tel Aviv

Guardi, voglio essere chiaro: io sono tra gli strenui difensori di Israele, l’ho sempre detto e sarò sempre al suo fianco, anche se questo mi è costato insulti e minacce. Per tante ragioni, anche familiari [il padre di Carlo Calenda, in seconde nozze, ha sposato un’ebrea americana, n.d.a.] non posso essere sospettato d’antisemitismo; la mia è stata solo una risposta a Malan. È stato Malan che ha usato l’Antico testamento, io ho risposto a lui. Non facevo nessun riferimento all’antisemitismo, tutta la mia famiglia, me compreso, è affascinata dall’ebraismo: la sua letteratura, la storia di Israele, lo Stato ebraico. Non può esistere alcun sospetto su questo. Ho solo detto una cosa banale: il Vangelo è portatore di valori culturali e di un’idea di tolleranza importante al mondo d’oggi. Mi sembra che tutta questa sia una discussione sterile; tuttavia, se ho offeso qualcuno me ne scuso. Se ho creato spaesamento mi dispiace, ma credo che tutta la mia attività politica testimoni il mio favore e la mia vicinanza ad Israele.

Carlo Calenda
Carlo Calenda

Pensa di rispondere alla Presidente della comunità ebraica di Roma, che ha dichiarato: “il Pentateuco (non il Vecchio Testamento) andrebbe prima letto, poi capito e studiato. È il fondamento dell’ebraismo la cui forza del messaggio anche di tolleranza e libertà è stato motivo della discriminazione subita nei secoli. Mi spiace, ma hai scritto una cosa orribile”?

Ci siamo già sentiti. Abbiamo fatto tante battaglie insieme. Credo che a breve io e Ruth ci incontreremo, e sono sicuro che chiariremo tutto.

 

18 risposte

  1. Calenda, Un uomo politico che ha ricevuto molti voti da elettori ebrei e oggi e’ riuscito a perderli tutti. Insolita cocciutaggine nel ribadire un messaggio da catechismo pre-conciliare.

  2. Non è antisemita perché il padre in seconde nozze ha sposato un ebrea: mi viene da piangere…
    Ma perché molti pensano che fare il politico significhi fare il tuttologo?
    Stimo Calenda ma meglio lasciare certi temi agli esperti

  3. Un massaggio male interpretato, il problema che troverà Ebrei del PD ed Ebrei della Destra che ci speculeranno sopra per anni. Mai dubitato dell’amicizia di Calenda.

    1. A me sembra un contenitore di pregiudizzi pre conciliari, vecchio testamento superato dal Vangelo. Con enormi lacune storiche bibliche. Poi il solito salvagente, sono per Israele. Poteva scusarsi e chiuderla degnamente. Ma la pezza è peggio delle sue affermazioni. Ha un io ipertrofico e non è una novità. E non si tratta di desta o sinistra ma solo di buon senso

  4. Il continuare a ripetere e pensare ad un Vangelo tollerante contro un Antico Testamento intollerante e violento è un grave errore culturale e segno di ignoranza.. Errore nato da luoghi comuni purtroppo diffusi e letture affrettate e superficiali.

  5. Calenda oltre a tutto il resto non ha capito che il laicismo è la grande “invenzione” dell’ebraismo. Quando Mose crea su consigli di Itrò i tribunali e divide il potere statuale da quello religioso ( Arianne e i sacerdoti ). Dietro laicità , questa innocente parola, si sono nascosti alcuni dei peggiori crimini del laicismo! Il giacobinismo francese e il divietiamo russo, nonché il maoismo cinese e il polpo triamo cambogiano.
    Ps: si dichiari umilmente agnostico e lasci stare la hybris dell’ateismo!
    Gli direi: ma chi se te per dichiararti ateo?
    Ma per favore! Mi faccia il piacere, direbbe Totò!

  6. All’inizio credevo che avesse semplicemente fatto uno scivolone dialettico nell’ impulsò di twittare. Bastava che avesse detto: scusate ho sbagliato, dovevo semplicemente dire che tutti abbiamo il dovere di sostenere uno stato laico. Invece no! ha insistito numerose volte con i preconcetti della lapidazione e dell’occhio per occhio ed inoltre ha ribadito la presunta superiorità del Vangelo vs il Pentateuco. Insomma il suo pregiudizio è profondo, radicato e non scusabile.

  7. Il concetto di tolleranza religiosa, nel senso moderno, mi pare derivi principalmente da pensatori illuministi come Spinoza, Locke e Voltaire, e non dal Vangelo, come vuole Calenda. (Che possa essere poi salutare sotto certi punti di vista reinterpretare il Vangelo alla luce di tale concetto, è un’altra questione.)

  8. Forse non era la sede adatta ma un accenno alla inequivocabile lettura in termini di risarcimento del famigerato occhio per occhio si poteva fare. Così cominciava a imparare qualcosa.

  9. Calenda ha confermato la sua ignoranza: il precetto “ama il tuo prossimo” non è un’invenzione del cristianesimo.

  10. “Il mio migliore amico è ebreo”, così comincia un vero antisemita, in questo caso è la seconda moglie del padre. Ho votato Calenda e ora me ne pento amaramente. Francamente, duemila anni di amore ispirati dal Vangelo sono costati, ai miei antenati, “lacrime e sangue”. Di questo tipo di amore non so cosa farmene

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter