Cerca
Close this search box.
biggest matzah in the world

Una matzà da record è arrivata nella residenza del presidente di Israele, Isaac Herzog e di sua moglie Michal.

Si tratta di una matzà del peso di ben 6 chilogrammi,  lunga 6 metri, larga 106 cm e con uno spessore di appena 4 millimetri.

matzà da record e Herzog
Il presidente Herzog e sua moglie di fronte alla matzà da record

L’originale matzà da record (sicuramente la più grande di Israele e probabilmente anche del mondo), è stata prodotta da Aviv Matzah, il marchio con cui da 138 anni la famiglia Wolf, arrivata ora alla settima generazione, produce ed esporta matzot. Esistono matzot per tutti i gusti, da quelle più semplici, a quelle condite, a quelle dolci e perfino con aglio e aromi vari per accontentare davvero i palati più esigenti, ma sulle dimensioni nessuno aveva mai lavorato prima e in così larga scala.

Impastare e cuocere una matzah casher LePesach richiede attenzione e regole precise, con perforazioni sull’impasto – che impediscono la lievitazione – e un tempo di cottura veloce e controllato. Per gli amanti dei numeri, diciamo che questa matzà ha ben 119.000 perforazioni, su un impasto che ha richiesto sette chilogrammi di farina e tre litri di acqua ed è ha richiesto il lavoro di venti dipendenti e ben tre ore di cottura, il tutto in una linea di produzione modificata per la circostanza. Per preparare una normale matzà basta invece un solo addetto e pochi minuti di cottura.

Nel 2021 Israele ha esportato verso le varie comunità ebraiche nel mondo, in particolare statunitensi, un valore di 26 milioni di dollari, in leggero calo rispetto all’anno precedente, ma pur sempre importante. Vedremo come andrà quest’anno, anche in considerazione della guerra che renderà difficile far arrivare azzime a tutti gli ebrei ucraini e russi, mentre gli americani già lamentano la grande difficoltà di trovare azzime shimmurim.

Tuttavia non tutte le notizie sono preoccupanti.

Lasciano ben sperare i diversi eventi di cottura di matzot, per un totale di ben 350 chilogrammi, organizzati dall’Associazione delle comunità ebraiche della penisola arabica (Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Qatar, Bahrain e Oman). Un segno che la vita ebraica può stabilirsi e fiorire anche dove non ci si potrebbe aspettare.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter

Riflessi Menorah