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È stata una festa di Chanukkà particolarmente luminosa in Calabria quest’anno, nel rispetto del precetto che vuole rendere pubblico il miracolo avvenuto ai tempi dei Maccabei.

Anche se è solo una leggenda quella che vuole Reggio fondata da Aschenez, pronipote di Noé, la presenza ebraica in Calabria ha comunque radici forti, che storicamente risalgono al forzato esilio dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Cinque secoli fa, sotto il dominio spagnolo, gli ebrei furono però espulsi, lasciando la memoria della loro presenza solo nel nome di strade e piazze e in pochi documenti d’archivio fortunosamente conservati. Furono riportati in Calabria forzatamente durante la Seconda Guerra Mondiale nel campo di internamento di Ferramonti di Tarsia e da allora il legame con l’ebraismo si è rianimato: ricordiamo che la Riviera dei Cedri produce frutti che sono ritenuti i migliori al mondo e per questo rabbini da tutto il mondo vengono a raccoglierli per Sukkot.

Durante la passata festa di Chanukkà ben cinque città calabresi hanno organizzato altrettanti eventi collegati all’accensione della chanukkià, con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI) e della Comunità Ebraica di Napoli, nella cui giurisdizione si trova la Calabria e la presenza del referente della Comunità di Napoli per la Calabria, Roque Pugliese. Tre di questi eventi hanno visto anche la partecipazione del Vice Presidente UCEI, Giulio Disegni e del Rabbino Capo di Napoli, Cesare Moscati.

Il primo evento si è svolto a Rota Greca, il paese di Angelo De Fiore Giusto tra le Nazioni, che durante l’occupazione tedesca di Roma come responsabile dell’Ufficio stranieri della questura di Roma, salvò la vita di centinaia di ebrei, strappandoli alla deportazione.

Il secondo evento, “L’Etrog e la Chanukkià. Simboli di un’identità, si è tenuto martedì 20 dicembre, al Museo del Cedro di Santa Maria del Cedro, con l’accensione della chanukkià, seguita dalla presentazione del libro di Franco Galiano Il Cedro nella realtà e nel desiderio, a cura del Consorzio del Cedro. Molto apprezzato, dai numerosi partecipanti, il seminario e lo showcooking I dolci della tradizione ebraica, a cura dell’Istituto Istruzione Superiore di Praia a Mare.

Mercoledì 21 dicembre due eventi di notevole impatto hanno caratterizzato la quarta sera di Chanukkà. Alle 15,30 l’antica Sinagoga di Bova Marina, per la prima volta dopo lunghi secoli, si è illuminato con le luci del candelabro, in un evento che può definirsi storico, alla presenza dei Direttori dei Musei della Calabria e del Museo e Parco Archeologico Archeoderi di Bova Marina. Lo stesso giorno si è tenuto il quarto evento *Nicotera ebraica a 500 anni dai decreti di espulsione, con l’accensione della chanukkià nell’antica Giudecca, la presentazione di un annullo filatelico, realizzato da Poste Italiane, in ricordo della cacciata degli Ebrei dalla Calabria e il conferimento della Cittadinanza onoraria di Nicotera alla Presidente Ucei, Noemi Di Segni, in rappresentanza dell’ebraiscmo italiano.Hanukka Calabria

Alle donne è stato dedicato l’ultimo evento, in un luogo emblematico: i lumi della sesta sera di Chanukkà hanno illuminato nel Campo di internamento di Ferramonti di Tarsia – ora sede del Museo della Memoria – che dal 10 luglio 1940 all’8 settembre 1943 fu luogo di concentramento fascista e dal 14 settembre 1943 all’11 dicembre 1945, sotto il controllo militare anglo-americano, campo di transito e raccolta per sfollati, ex-internati, profughi, rifugiati.

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