Il ministero dei Trasporti israeliano ha annunciato un programma pilota di due anni per la circolazione di autobus senza autista, con la partecipazione delle compagnia delle autostrade Ayalon e l’Autorità per l’innovazione israeliana (IIA).
Il progetto include quattro gruppi di operatori di autobus senza autista e società hi-tech che permetteranno a questi autobus di circolare. Il principale obiettivo da raggiungere è ridurre la congestione del traffico e per questo saranno investiti 61 milioni di shekel, poco più di 17 milioni di euro, per la metà direttamente dal governo israeliano.
Il programma verrà implementato a tappe, in due fasi separate.
Nella prima i test verranno condotti, ovviamente senza passeggeri, in aree chiuse, sicure e ristrette al traffico, per provare sicurezza e affidabilità. Nella seconda fase gli autobus autonomi opereranno sulle strade pubbliche, su tragitti che verranno via via aumentati. L’obiettivo finale è esaminare quanto sia fattibile integrare i veicoli autonomi (AV) nel sistema di trasporto pubblico del paese. All’inizio di quest’anno il parlamento israeliano ha approvato una legislazione che ha consentito lo svolgimento di prove di AV senza conducente che trasportano passeggeri su strade pubbliche, aprendo la strada al lancio di autobus a guida autonoma e anche di robotaxi.
Oltre a ridurre la congestione, si spera che il progetto pilota migliorerà l’esperienza dei passeggeri, la sicurezza e risponderà a una carenza di conducenti umani accelerando la transizione alla guida completamente autonoma. Si parla per ora del cosiddetto “trasporto di livello 4” che fornisce un’elevata automazione senza la necessità dell’intervento umano in aree limitate (geofencing), ma gli esseri umani possono comunque intervenire nella guida manuale se necessario. La successiva guida autonoma di livello 5 non richiede l’attenzione umana.
Gli autobus a guida autonoma permetteranno anche di mappare meglio la gestione del trasporto pubblico e valutare l’organizzazione dei gruppi che partecipano al test, cioè le quattro compagne di autobus israeliane e i loro partner.
L’operatore nazionale Dan ha collaborato con due aziende israeliane e la francese EasyMile, che ha già su strada autobus autonomi; un altro operatore nazionale Egged sta lavorando con una società francese ancora anonima; l’operatore regionale con sede a Nazareth è a bordo di una start-up israeliana; e un altro operatore regionale, Metropolin, sta collaborando con partner internazionali provenienti da Turchia, Stati Uniti e Norvegia.
Il potenziale degli autobus autonomi da integrare nel trasporto pubblico è oggetto di interesse e test in tutto il mondo, con un processo annunciato nella capitale scozzese di Edimburgo all’inizio di quest’anno e il Robobus di WeRide, utilizzato per il trasporto del personale in Cina, presentato in Arabia Saudita a settembre.