“Abbiamo fatto la storia dell’UGEI”. Così commenta con soddisfazione Simone Santoro, Presidente UGEI, la conclusione del congresso straordinario, tenutosi a Roma fra il 5 e il 7 novembre presso il centro culturale ebraico Pitigliani.
Il congresso straordinario UGEI è conclusivo di un percorso finalizzato alla riscrittura completa dello statuto dell’associazione, svolto nel corso dell’anno da un’apposita commissione, presieduta dalla consigliera Carlotta Jarach, il congresso ha portato all’approvazione del testo definitivo. Il precedente statuto, risalente al 1995, presentava infatti numerose incongruenze, che rendevano necessario un aggiornamento. E le novità sono tante, non solo dal punto di vista formale.
Prima fra tutte, l’estensione del mandato del Consiglio da uno a due anni. Da tempo era emersa tale necessità, sia per poter sviluppare progettualità nel lungo periodo, sia per essere degli interlocutori stabili con cui le istituzioni ebraiche e non potessero relazionarsi. Il congresso UGEI, organo sovrano dell’organizzazione, continuerà comunque a riunirsi ogni anno. Un anno per eleggere il nuovo Consiglio, quello successivo per confermare la fiducia al Consiglio in carica e per svolgere eventuali elezioni suppletive ove necessario.
Altra novità importante è la tutela dalle discriminazioni degli individui con orientamento sessuale di minoranza. Nel dibattito ebraico giovanile era stato chiesto a gran voce di chiarire la posizione inclusiva dell’UGEI nei confronti di tali minoranze. Nel secondo articolo del nuovo statuto si è voluto dunque sottolineare la salvaguardia dei diritti civili all’interno dell’associazione, senza distinzione di orientamento sessuale, identità di genere, etnia, opinioni politiche, condizioni personali e sociali.
Sono state poi istituzionalizzate la figura del Segretario e quella del Responsabile della comunicazione. Nuova carica statutaria, il Segretario avrà il ruolo operativo di gestione delle anagrafiche e della calendarizzazione degli eventi. Mansioni che in passato erano svolte da vari consiglieri e spesso dal Presidente, che potrà di conseguenza dedicarsi maggiormente agli impegni politici e di rappresentanza. L’inclusione della figura del Responsabile alla comunicazione è in linea con le nuove esigenze della società. In un’era sempre più pervasa dall’utilizzo dei social media, la gestione della comunicazione ha acquisito una particolare rilevanza, tale da dover integrare un’apposita delega.
Visti gli ultimi successi del gruppo REWiBE, la struttura afferente all’UGEI incaricata di pianificare gli eventi e i momenti aggregativi, si è deciso infine di istituzionalizzare la formazione di uno specifico dipartimento. Tale dipartimento avrà un referente interno al Consiglio, ma sarà aperto a tutti i volontari che vorranno contribuire, sul modello della redazione di HaTikwa.
Non sono mancati nel corso del congresso i saluti istituzionali. I lavori congressuali si sono aperti venerdì 5 Novembre con la presenza di Livia Ottolenghi, assessore ai giovani dell’UCEI. Sabato sono invece intervenuti la riconfermata Presidente UCEI Noemi Disegni, la Presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello e il rabbino capo Riccardo Di Segni. Dopo intensi dibattiti, domenica è stata finalmente approvata la versione definitiva del nuovo statuto. Il momento forse più toccante del congresso è stato però la sua conclusione. Una volta approvato lo statuto, il Consiglio dell’UGEI si è presentato al neoeletto Consiglio dell’UCEI. Il passato e il futuro dell’ebraismo italiano si sono trovati così l’uno di fronte all’altro. Due generazioni a confronto, che con modalità diverse si pongono lo stesso obiettivo: l’espressione della cultura ebraica italiana, e la sua salvaguardia per l’avvenire.
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