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Frammento iscrizione

Le vestigia di Assuero

A dicembre dello scorso anno un frammento di vaso di 2.500 anni fa, recante un’iscrizione con il nome del re persiano Dario il Grande, padre del re Assuero, è stato trovato a Tel Lachis, nelle pianure sud-orientali di Israele.

A fare il casuale quanto importante ritrovamento, sono stati due visitatori del parco, Eylon Levy, consigliere internazionale per i media del presidente dello Stato di Israele Isaac Herzog, e il suo amico Yakov Ashkenazi, che hanno prontamente consegnato il reperto all’Autorità israeliana per le antichità dove è stato studiato da Saar Ganor, dell’IAA e dal dottor Haggai Misgav dell’università ebraica di Gerusalemme.

Una veduta aerea del parco di Tel Lachis

La conclusione è stata che il frammento fornisce la prova di una amministrazione reale persiana a Lachis, all’inizio del V secolo prima dell’Era Volgare. L’iscrizione in aramaico, infatti, indica l’Anno 24 di Dario (498 A.E.V). Assuero (Achashverosh), il re della storia di Purim è identificato dagli storici in Serse I, figlio appunto e successore del re Dario sconfitto da 300 spartani a Maratona.

Negli anni ’30 una spedizione archeologica britannica ha fatto scavi a Tel Lachis, dove ha scoperto l’esistenza un imponente e vasto edificio amministrativo del periodo persiano, costruito sopra il palazzo-fortezza distrutto dei re di Giudea. Dell’edificio, smantellato dal team di archeologi per esaminare gli strati sottostanti, oggi rimangono solo le basi dei pilastri.È probabile che il frammento fosse parte di una nota amministrativa, una specie di ricevuta di merci, anche in considerazione del fatto che Lachis era una città fortificata, e quindi qui venivano riscosse le tasse sotto forma di prodotti agricoli, per conto dell’impero persiano, molto probabilmente proprio nell’edificio amministrativo.

Le basi delle colonne
dell’edificio amministrativo persiano a Tel Lachis

“È incredibile che i visitatori del sito si imbattano in un’iscrizione così rara che ‘fa rivivere’ il re persiano Dario a noi noto dalle fonti!” ha affermato Eli Escuzido, direttore dell’Autorità israeliana per le antichità. “Suo figlio, il re Assuero, che regnò ‘dall’India a all’Africa’, non avrebbe mai potuto immaginare che avremmo trovato prove di suo padre in Israele 2.500 anni dopo i drammatici eventi della sua corte reale!”

Foto in alto di Yoli Schwartz, Israel Antiquities Authority
AGGIORNAMENTO: 
Anche in considerazione dell’interesse mostrato dalla notizia di cui sopra da autorevoli testate di tutto il mondo, che hanno prontamente rilanciato la notizia, l’IAA, l’Istituto per le Antichità di Israele, dopo ulteriori accertamenti ha informato che il ritrovamento a Tel Lachis non è autentico. Si tratterebbe infatti di un frammento creato per mostrare la tecnica di inscrizione a studenti di archeologia che è stato accidentamente lasciato nel luogo degli scavi. Qui i dettagli (in inglese):
https://www.timesofisrael.com/antiquities-authority-ancient-shard-with-darius-inscription-is-not-authentic/

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