Kippur, la rivoluzione dell’Uomo moderno
Rav Umberto Piperno ci insegna, in prossimità di Kippur, a imparare a migliorare la nostra vita quotidiana, pur nelle difficoltà dell’anno appena terminato, in vista di un anno nuovo e felice
Più che “perdono”, o ancora più impropriamente “espiazione”, la radice kpr del kippur ha una etimologia legata alla pianta del Cipro bianco, per segnare la cancellazione completa delle colpe e la rinascita dell’uomo senza alcuna colpa, peccato originale o personale.
Atta’ hivdalta enosh meRosh Leggiamo a Neila’: Tu hai separato l’uomo dall’inizio …
L’uomo è certamente diverso da tutte le creature, per il suo libero arbitrio e per la capacità di far teshuvà, rivoluzionare le proprie abitudini, abbandonare la strada della morte per scegliere liberamente la vita.
SUGGELLACI NEL LIBRO DELLA VITA
Quale senso diamo alla nostra vita quotidiana, quali sono i nostri obiettivi primari e le nostre aspirazioni?
Certamente la soddisfazione delle necessità materiali, uscire dal bisogno per……
Quante persone aspirano solo a far vedere i propri beni materiali in una competizione senza limiti, in una corsa continua all’ultimo gadget o alla sopraffazione del concorrente?
Questo anno passato in pandemia ci ha insegnato che forse non serve far vedere agli altri, che possiamo anche nella nostra casa creare uno spazio nostro nel quale coltivare i nostri veri interessi: la famiglia, la cucina e soprattutto trovare tempo, la risorsa più preziosa per sentire o meglio partecipare ad una discussione, ad un incontro di Torà…
Cogliamo i lati positivi:
La gioia di poter di nuovo accedere in Beth ha-Knesset anche di giorno feriale, magari presto con i nostri bambini…
Dopo kippur…dobbiamo sostituire le nostre corse frenetiche nel nuovo… Open space della sukkà, per poi arrivare alla gioia di Simchà Torà in cui ogni ebreo è come un re, abbracciando il sefer Torà nella gioia di una vita piena di soddisfazioni e realizzazioni personali, professionali, comunitarie per realizzare tutti insieme quel tikkun ‘olam, correzione del mondo, per il quale siamo stati creati e chiamati a dare il nostro contributo.
Con la berakhà di meritare anni buoni e piacevoli…