Cerca
Close this search box.
Manifesti Meretz Israele

Elezioni in Israele: il risveglio

Angelica Calò Livne interviene nel dibattito sul risultato del voto in Israele

Improvvisamente ci siamo svegliati in una realtà diversa. Una realtà dove non esiste più MERETZ, il partito che ha rappresentato per anni la lotta per la pace, per i diritti delle donne, degli omosessuali e degli strati sociali più deboli.

Meretz Angelica Edna Calo LivneEra il partito dell’Hashomer Hazair, il movimento giovanile nel quale sono cresciuta, che ha segnato il mio futuro di sionista, membro attivo di un kibbutz di frontiera. Che ha consolidato il mio ebraismo e l’amore per Israele trasmessi da mio padre e mia madre e l’onestà, la solidarietà, la purezza di pensiero. Che mi ha spronato ad impiegare le risorse e le energie per educare, unire e costruire e mi ha dato la forza di non disintegrarmi quando uno dopo l’altro i miei quattro figli maschi sono stati arruolati all’esercito israeliano come combattenti difensori di questa terra.

L’esito delle ultime elezioni ci ha risvegliati repentinamente dal torpore.

La pandemia ci aveva stregato, le elezioni in Italia ci avevano indebolito, quelle di Israele rinnovate anno dopo anno avevano avuto su molti di noi un effetto ipnotico. Io non riuscivo più a scrivere con il mio solito ottimismo. La positività sembrava essersi trasformata ai miei occhi in un’ingenuità infantile, l’atteggiamento di un’idealista cieca che non si accorge dell’ “odio gratuito” intorno, dell’aggressività in nome di un’ideologia, della disonestà di chi vuole governare a tutti i costi, dell’estremismo violento di chi per un altro pezzo di terra è disposto ad uccidere, bruciare, sradicare alberi e persone.

Il mio popolo si stava comportando come il peggiore dei nostri nemici. Aveva dimenticato le deportazioni, le fughe, l’esilio e le espulsioni. L’influenza negativa del terrorismo si era insidiata negli animi e aveva trasformato lo spirito ebraico camuffando la violenza in eroismo. La parola SHALOM che appare nei nostri canti, nelle nostre preghiere, nelle suppliche in 111 versetti della Bibbia era diventata un’oscenità.

la Knesset, il Parlamento israeliano

Queste immagini mi avevano indebolita. Ero addormentata. Non volevo più svegliarmi in questa realtà. Non ce la facevo. Ora ci troviamo davanti a un governo dove una parte dei rappresentati è uscito di prigione o è in corso di processo, alcuni non sono mai stati all’esercito perchè considerati fuorilegge per aver fomentato fino alla follia l’uccisione del primo ministro israeliano Izchak Rabin trasformando gli accordi di Oslo, l’inizio di una pace possibile, in uno spauracchio da annientare. Il primo Novembre 2022 la scelta del popolo israeliano ci ha destato prepotentemente. Questa è ora Israele. Questa è la nostra casa e questi sono i vicini con cui condividiamo supermercati, ospedali, cinema e teatri.

Negli ultimi 20 anni ho inventato attività e strumenti alternativi per unire ebrei e arabi ora devo trovare il modo di avvicinare ebrei e ebrei.  Sarebbe più facile tornare a dormire, chiudere tutte le porte, ogni pertugio di speranza e tingere tutto di nero come molti hanno scelto di fare in questi giorni.

Meretz Angelica Edna Calo LivneMa dobbiamo rifiutarci di vivere nel pessimismo, di essere ostaggi di chi vorrebbe spegnerci. Abbiamo la responsabilità di continuare a spiegare, a mostrare la nostra strada e a gridare se sarà necessario ma non possiamo arrenderci. Io ringrazio il mio lavoro che mi dà l’opportunità e la gioia di incontrare ogni settimana cento studenti che saranno insegnanti, sociologi, psicologi. Che vogliono dare un significato alla loro vita e a chi li circonda. Che si emozionano profondamente all’idea di creare una società giusta per tutti.

Leggi anche: quale futuro per Israele, adesso?

9 risposte

  1. Credo che in questo delicato momento per Israele l’unico rimedio sia il CORAGGIO di persone positive come te, Angelica! Sei sulla strada giusta. Solo percorrendo questa strada SHALOM ritroverà il suo significato originario. Mazal tov!

  2. Grazie Angelica! Continuiamo a combattere e a sperare che emerga e bimba il buon senso e il desiderio di cercare veramente la shalom fa parte di tutti.? Tu continua il tuo lavoro prezioso come una luce

  3. Cara angelica, c’è ne vorrebbero tantissime come te!!
    Purtroppo sara’ difficile lottare contro i mulini al vento
    Soprattutto siamo o
    ..siete una piccola minoranza,e dovete stare attenti agli estremisti di destra.
    .che talvolta sanno anche loro rispondere con durezza alle trasgressioni e passano ahime” x razzisti e giudicati negativente dal mondo intero! E ci fanno passare dalla parte del torto!.
    Fatevi coraggio e nn spegnete le vostre speranze!.
    Con affetto DAISY ED ENRICO MODIGLIANI

  4. Cara Edna, sai che ti stimo, ti apprezzo, e ti voglio bene. Capisco la tua delusione, ma pensare che se vince il tuo avversario è una tragedia democratica non fa fare un solo passo avanti alla nostra parte. Delegittimare gli altri delegittima tutti. Piuttosto chiediamoci perché la sinistra sta scomparendo in tutto il mondo occidentale. E forse si può ripartire per costruire una alternativa possibile

    1. Che la continua delegittimazione del “nemico” gli si sia rivoltata contro ??
      O forse il distacco dal paese reale …

  5. Buongiorno Edna grazie per quanto hai scritto,un introspezione coraggiosa e dolorosa per la risoluzione che hai avuto dopo tanti anni di vincita in Israele.Vita che hai scelto con fiducia e amore e speranza di un futuro giusto insieme a chi viveva li.
    Purtroppo fino ad ora e stato parzialmente possibile,per responsabilità del potere politico e della inerzia e disinteresse dei molti che si occupano solo del loro interessi,senza rendersi conto che siamo legati uno al altro e che prima o poi se il filo si rompe,
    Precipiteremo tutti nel baratro.
    Può sembrare curioso che, negli stessi g
    i Italia e Israele siano precipitate nello stesso o se preferisci nel simile baratro.
    Ma forse non lo e’.
    Tu tra le molte attività sei anche regista.
    Io sono produttrice di film e documentari Nel 1961 quando ancora eravamo sepolti dalla paura e nessuno.
    Voleva parlare di Shoah,ho prodotto il primo film documentario 16 ottobre 1943…Da allora fino ad oggi la ricerca di
    Giustizia e pace, solidarietà ed eguaglianza sono stati i cardini delle mie produzioni.
    Sono serviti? Talvolta si ,talvolta no.
    I poteri forti esistono ovunque,la corruzione legata ai poteri ci sbeffeggia tutti i giorni.
    Che bisogna fare cara Edna?
    Non ci sono regole ma credo che occorra avere la forza di andare avanti sulla strada che abbiamo scelto.
    Forse e’ una richiesta irreale.?può darsi ma non ho altre risposte .buon lavoro marina piperno.

  6. In Israele ha circolato il magnifico film Route 181? E se si aveva ottenuto qualche effetto? Per Marina e me, regista e scrittore italiano, fu uno shok
    salutare che ci guido’ in un lungo viaggio attraverso il Negev e la risalita fino in Galilea passando da Masada e il kibbutz Sde Elihau dove parenti e amici si erano insediati nel 1946. E infine Gerusalemme. Ne nacque un film di 4 ore intitolato Diaspora, ogni fine e’ un inizio. Trovammo energia e delusione per la deriva di destra che caratterizzava
    Israele. Amiamo Israele e il sionismo di sinistra, ci sgomenta ancora che Rabin
    sia stato ucciso perche’ Dio lo voleva.
    Battiti con tutte le tue piu’ generose energie. Con Marina lo faremo qui in Italia. Una fortissima stretta di mano. Spero non proibita. Luigi Faccini

Rispondi a daisy.modigliani Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter

Riflessi Menorah