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I conducenti a noleggio, di Eliana Pavoncllo

Alessandro Di Napoli ha 31 anni, è sposato e ha un figlio. “Nato a maggio, proprio durante la pandemia”, ci tiene a precisare, senza nascondere il suo orgoglio di neo-papà.

Da 10 anni è conducente di NCC, una tradizione di famiglia, perché anche suo padre, suoi zii e suoi cugini lavorano nel settore. Come è cambiato il tuo lavoro in questi ultimi mesi È cambiato da tutto a nulla. Aspettavamo il periodo che da marzo è per noi il più lavorativo dell’anno. Pensa che ho cambiato la macchina il 9 marzo. E invece si è bloccato tutto. Con il lockdown non ci sono stati treni, né aerei, quindi niente turisti, né viaggi di lavoro, né eventi. E poi lo smartworking, che riduce drasticamente viaggi e spostamenti.

Quindi sei stato fermo?

Fermo fermo no, perché per fortuna nel Lazio un pò di movimento c’è stato. Sono stato anche a Bergamo un paio di volte, per portare clienti all’aeroporto, andata e ritorno senza fermarmi. Però, che dire, avrò fatto venti servizi in sei mesi, quando di questo periodo arrivo a farne 20 in due giorni. Ora si tratta di stringere i denti; pensavo che il momento cruciale fosse prima e invece è adesso. Dopo molti mesi di pandemia non si vede una via di uscita. E le spese corrono.

Hai ricevuto aiuti dallo Stato?

Come lavoratore a Partita Iva ho ricevuto i famosi 1000 euro a maggio. Poi nulla. Ora si sono ricordati di noi, dieci giorni fa hanno firmato per un fondo destinato a noi conducenti, ma finora non sappiamo se prenderemo questi soldi, quanto prenderemo e quando.

In questo periodo hai avuto contatti con le istituzioni ebraiche?

In realtà no. Ma mi piacerebbe che, magari a breve, si aprissero possibilità di collaborazione.

Come vedi il futuro?

Il futuro lo vedo molto positivo. La gente non vede l’ora di ricominciare a viaggiare, nel mio settore non vedo limiti. E anche il mondo del business non si può fermare. Penso che torneremo a lavorare da marzo, almeno per il 70%. Per le aziende credo invece che ci vorrà un anno e che il lavoro riprenderà dopo le prossime ferie estive.

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