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Da quarant’anni lavoro alla Cooperazione allo sviluppo, occupandomi soprattutto di Africa che è il continente più disastrato e più povero.

Nei miei numerosi viaggi in tanti paesi africani ho potuto constatare che l’attività di sartoria è molto diffusa, con la produzione di pezzi meravigliosi, sia per la loro fattura sia per l’utilizzazione delle stoffe colorate.

Due anni fa ho deciso di dar vita al progetto “DiCoBruMa”, in onore dei miei genitori Bruno e Mariella, che in collaborazione con la onlus “Bambini nel Deserto” ha lo scopo di incentivare la produzione dell’artigianato africano promuovendo la vendita dei suoi prodotti in Italia attraverso la mia attività di volontariato puro. L’obiettivo è quello di aiutare gli artigiani ma soprattutto le donne di alcuni paesi, che per il momento sono il Mozambico, il Kenya, l’Etiopia e il Senegal.

Il ricavato della vendita dei loro prodotti viene interamente inviato nei paesi africani ed è utilizzato per l’acquisto di nuove macchine da cucire, per la costruzione di nuove strutture (tettoie, bagni, ecc.), per stampare nuovo materiale informativo, per pagare il noleggio di internet, ecc.

Donne sarte a Nairobi
Donne sarte a Nairobi associazione Tuinuke

Da oltre un anno è cominciata una vendita realizzata in modo amatoriale di alcuni prodotti: borse, portafogli, pochettes, portapane, borse da spiaggia, zaini, teli da mare, grembiuli da cucina, e stoffe varie. La risposta è stata ottima: molte persone sono contente di comprare prodotti diversi rispetto a quelli del mercato italiano e a prezzi contenuti realizzati in modo eccellente. Vi è inoltre negli acquirenti la consapevolezza di contribuire a un’opera di solidarietà.

Mi auguro vivamente che la vendita dei prodotti africani possa estendersi da Roma ad altre città italiane ed europee. È importante che il mercato si ampli perché è proprio di questo che ha bisogno l’Africa: una maggiore esportazione nei paesi occidentali, in modo da accrescere il lavoro degli artigiani locali e in particolar modo il lavoro delle donne che rappresenta uno strumento di emancipazione e di indipendenza e che favorisce il benessere dell’intera società.

In occasione della attuale guerra in Ucraina sto organizzando una serie di vendite straordinarie di prodotti africani il cui ricavato sarà devoluto all’assistenza dei cittadini ucraini più bisognosi.

Vendita PitiglianiLa prima vendita sarà presso l’Istituto Pitigliani, domenica prossima 6 marzo, che ha organizzato un “mercatino” i cui introiti andranno a finanziare non solo le attività per bambini dell’Istituto ma anche le comunità ebraiche in Ucraina, in coordinamento con quanto sta realizzando l’UCEI in questi giorni.

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