Un Consiglio collaborativo
Giornata di lavoro per il Consiglio Ucei del 9 luglio: ecco com’è andata
Si è tenuto ieri al Pitigliani A Roma il Consiglio dell’Ucei, con tanti argomenti all’ordine del giorno.
A inaugurare i lavori è stato un dvar Torah di rav Momigliano, che ha preso spunto dalla parashà di Pinchas per ricordare l’episodio delle figlie di Tselofchad, le quali rivendicano una porzione del territorio di Israele pur non essendoci figli maschi nella famiglia del loro genitore. Come sappiamo, Mosè riceve istruzioni dal Cielo per assegnare alle figlie femmine il retaggio del padre in mancanza di figli maschi, fissando così una regola che poi verrà seguita anche in futuro. Da questo episodio, ha sottolineato il rav, possiamo imparare che l’attaccamento delle donne alla terra d’Israele è stata maggiore di quella degli uomini – come sappiamo, infatti, non tutte le tribù di Israele si stanziarono nella terra di Canaan –; e che, inoltre, porre delle richieste nella formula giusta dà maggiori possibilità di ottenere quel che si vuole piuttosto che pretenderle.
Il primo punto all’ordine del giorno dei lavori, presieduti da Noemi Di Segni, è stata l’approvazione del bilancio consuntivo, che ha visto un avanzo di circa 161.000 €, grazie a una politica attenta che anche per quest’anno ha consentito all’Unione di presentarsi con i conti in ordine.
Attualmente il bilancio dell’Ucei, illustrato dall’assessore Davide Romanin Jacur (Padova), è impegnato per il 6% per spese legati essenzialmente agli adempimenti fiscali, per il 37% circa all’attività dell’Ucei, la quale, essendo un soggetto che svolge essenzialmente attività di servizi, richiede necessariamente l’impiego di dipendenti e collaboratori; mentre il 56% rimanente delle risorse viene distribuito in particolar modo verso le 21 comunità ebraiche italiane e una serie di progetti a favore dell’ebraismo italiano.
La discussione sul bilancio è stata anche l’occasione utile anche per esaminare le prospettive future dell’Ucei; il tema è stato naturalmente quello dell’8 per mille, che attualmente compre oltre la metà del bilancio, per una somma pari a circa 4,5 milioni di euro.
Il futuro lascia infatti intravedere all’orizzonte alcune ombre. Il triennio appena trascorso mostra un trend decrescente di circa 300.000 € rispetto a quello precedente, e le prospettive per il triennio futuro sono ancora in discesa, a causa di un minore sottoscrizione dei contribuenti a favore dell’ebraismo italiano. Il consiglio si è dunque interrogato sulle soluzioni possibili per consentire all’Unione di aumentare la raccolta dei fondi, il che significa, innanzitutto, ottenere più firme a proprio favore nella dichiarazione dei redditi. Il dato attuale vede poco più di 50.000 contribuenti esprimersi a favore dell’Ucei, anche se tra questi mancano all’appello molti ebrei che per varie ragioni sono evidentemente refrattari a scegliere l’Unione come beneficiaria dell’otto per mille.
Il tema ha avviato una discussione su come affrontare la questione (interventi, tra gli altri, di Zarfati, Carmi, Hasbani, Ottolenghi), al cui termine l’intero consiglio ha convenuto la necessità di investire maggiori risorse con maggiore entusiasmo in progetti comunicativi che facciano conoscere al grande pubblico le caratteristiche dell’ebraismo italiano e il logo Ucei. Un’apposita commissione è già al lavoro per proporre, al prossimo consiglio autunnale, possibili soluzioni.
L’assessore Romanin Jacur ha infine proposito che l’avanzo di quest’anno venga ripartito in questo modo: 100.000 € a favore delle comunità ebraiche e 61.000 € a riserva per impegni futuri.
Una volta approvato il bilancio all’unanimità, il consigliere Paolo Gnignati (Venezia) ha illustrato la proposta per la modifica degli articoli 21 e 43 dello statuto dell’ucei, relativamente alle modalità di partecipazione alle riunioni del consiglio delle piccole comunità e dell’Ucei. L’ipotesi in discussione è quella di consentire, a determinate condizioni, e ad esclusione di particolari votazioni, una partecipazione a distanza, ossia da remoto, pratica che si è diffusa in via eccezionale al tempo del Covid e che ora c’è la necessità di regolamentare.
Nel corso della discussione (con interventi, tra gli altri, di Dello Strologo, Dureghello, Disegni) sono emerse opportunità e rischi di tale previsione, per cui il consiglio ha un unanimemente convenuto di dover valutare più approfonditamente il tema.
Prima della pausa per il pranzo sono stati anche illustrati due progetti.
Il primo, esposto dal consigliere Saul Meghnagi (Roma), coordinatore dela commissione cultura, è relativo al progetto della comunità di Livorno e del suo presidente Mosseri a ricordo dei 200 anni dalla nascita di Elia Benamozegh. Si terrà n autunno un convegno internazionale cui l’Unione parteciperà con un proprio contributo.
L’altro progetto, illustrato da Sabrina Coen (Roma), coordinatrice della commissione giovani, prevede nel corso del 2024 due iniziative nazionali per coinvolgere i ragazzi e le comunità ebraiche italiane in età scolare in un torneo nazionale di padel, calcio a 5, pallavolo. I tornei prevedranno anche l’organizzazione di shabbaton, e un coinvolgimento delle scuole, grazie anche alla collaborazione dell’assessora Livia Ottolenghi (Roma) e con il contributo di Sara Cividalli (Firenze).
Entrambi i progetti sono stati approvati all’unanimità.
Nella seduta pomeridiana si è infine esaminato il tema della comunicazione, divenuto ancor di più di attualità a seguito della cessazione del rapporto di lavoro con il direttore di Pagine ebraiche, Guido Vitale.
L’assessore alla comunicazione, Davide Jona Falco (Roma) ha illustrato l’attuale situazione, che vede l’Ucei impegnata, attraverso due bandi, nell’individuazione di un responsabile per la comunicazione e di un direttore delle testate dell’Ucei, tra cui innanzitutto Pagine ebraiche (ma non solo, viste le tante forme con cui l’Unione veicola quotidianamente le informazioni sull’ebraismo italiano). La selezione delle candidature è attualmente in corso, attraverso la costituzione di una commissione rappresentativa di tutte le voci presenti nel Consiglio, che dovrà poi riferire alla Giunta. L’obiettivo è di arrivare in tempi brevi all’individuazione del nuovo direttore, che permetta di colmare la lacuna attualmente presente, cui peraltro la redazione sta facendo fronte con impegno e costanza. Un altro tema è poi come soddisfare l’altra esigenza dell’Unione, relativa alla creazione di un ufficio stampa che svolga regolarmente il ruolo di la funzione di comunicazione dell’attività dell’Ucei.
Il tema della comunicazione è evidentemente collegato alla questione esaminata al mattino, relativa all’otto per mille, dal momento che è solo una capillare ed efficace comunicazione delle attività dell’Ucei può essere d’aiuto all’obiettivo di ottenere un maggiore introito.
Dall’ampio dibattito seguito alle comunicazioni dell’assessore (con interventi, tra gli altri, di Carmi, Dello Strologo, Disegni, Della Rocca, Zarfati, Di Castro, Pesaro, rav Arbib e rav Momigliano), è emersa l’esigenza di individuare una chiara linea editoriale del giornale, conservando l’autonomia della redazione, favorendo il metodo anglosassone di separare le opinioni dalle informazioni, nonché la necessità di dare spazio alle tante voci dell’ebraismo italiano, tenendo anche conto della necessità di salvaguardare, da un lato, l’esigenza Ucei di arrivare ad una più capillare informazione presso gli iscritti alle comunità italiane, e, dall’altro, di salvaguardare le esigenze di riservatezza dei singoli iscritti.
L’ultimo tema all’ordine del giorno dei lavori sono state le comunicazioni dell’assessore alla cultura Gadi Schonheit (Milano) in riferimento alla Giornata ebrea della cultura ebraica, che quest’anno si svolgerà domenica 10 settembre, con Firenze come città capofila. Il tema scelto dall’ebraismo italiano – per la prima volta in modo autonomo dal resto dell’ebraismo europeo, focalizzato sulla memoria – è la “bellezza”. Ad aprire la giornata che si annuncia già fittissima di impegni e appuntamenti sarà il direttore degli Uffizi, mentre a conclusione ci sarà uno spettacolo di Gioele Dix.
La Presidente Di Segni ha chiuso i lavori con l’impegno a tenere informato il Consiglio sugli esiti delle tante attività in corso di svolgimento, molte delle quali proseguono presso le commissioni competenti, in un’atmosfera, forse per la prima volta dall’avvio della consiliatura, di rafforzata collaborazione e dialogo.
Una risposta
Grazie per un resoconto così completo essenziale e corretto Ziva