Bellezza ebraica nel Mezzogiorno
Domenica 10 settembre si è celebrata la XXIV Giornata della Cultura Ebraica, ma non si sono ancora spente le luci sull’evento che ha coinvolto 27 paesi europei. L’Italia rappresenta quello col maggior numero di località coinvolte nella sua realizzazione.
Nel nostro Paese, dal nord al sud, si è celebrata la Bellezza nell’ebraismo, ricorrendo alle infinite declinazioni della sua dimensione. La bellezza attraverso l’etica dei comportamenti e l’estetica delle sue manifestazioni: dalla musica alla letteratura, dalla scrittura agli oggetti di culto …
Grandi e piccole località (oltre 100) dove, per lo più, la componente ebraica è assente da decine, se non centinaia di anni, si sono mobilitate per celebrarne l’antica presenza. Borghi o capoluoghi ugualmente pronti a svelare tesori ancora poco conosciuti dal grande pubblico come, ad esempio, quelli presenti in Calabria dove una trentina di molteplici realtà hanno proposto diverse vie d’accesso alla conoscenza dell’ebraismo presente nel proprio territorio, fin dall’epoca romana e poi ufficialmente estinto con la definitiva cacciata del 1541.
In particolare, Giulio Disegni (Vicepresidente Ucei con delega per il Meridione) e Roque Pugliese (Delegato della sezione di Palmi della comunità ebraica di Napoli) sono testimoni di numerose iniziative accomunate dalla volontà di recupero di un lungo percorso, di spezzoni di storie e vite che arrivano fino ai nostri giorni.
Cominciando dalla tavola rotonda che si è svolta presso il parco archeologico di Bova Marina, dove i resti dell’antica sinagoga rappresentano una testimonianza che può essere viva solo se conosciuta e fatta propria da ognuno. Un percorso di conoscenza che porta a ricordare la rappresentazione dell’ebreo, identificato dalla “rotella”, sull’affresco presente all’interno della Cattolica di San Stilo dipinto quando in zona non potevano esserci ebrei ma era ancora ben vivo l’eco della loro presenza. Alimentare dunque, una consapevolezza, per dare nuovo impulso alla bellezza dell’integrazione multiculturale e multireligiosa che nei secoli ha caratterizzato la vita della Calabria.
Oppure parlare del fenomeno del marranesimo conseguente al lungo periodo di politiche antisemitiche del Regno di Spagna, riportandolo alla luce per dare voce a coloro che di quella storia si sentono profondamente figli. E continuare con l’approfondimento storico e la portata civile delle celebrazioni per l’80esimo Anniversario della liberazione del campo di concentramento Ferramonti di Tarsia (da oggi, fino al 7/10).
Oggi, a Vibo Valentia sarà anche possibile passeggiare per i vicoli della Giudecca (dalle 10.30) o essere a Santa Maria del cedro per riconoscere nella bellezza del “frutto dell’albero magnifico” il simbolo del cuore di colui che compie opere meritorie (alle 19.30), nonché dare il via al Mediterraneo Cedro Festival (fino al 17/9).