amuleto maledizioni monte ebal

Un segno che viene da lontano

Una tavoletta di piombo di 2 cm per 2, con incisa una maledizione in scrittura protocananea, cioè nella forma più antica da cui è poi derivata la scrittura ebraica, è stata ritrovata sul monte Ebal e decodificata con scansioni tomografiche ad alta tecnologia a Praga, presso l’Accademia delle scienze della Repubblica Ceca.

La sua datazione alla tarda età del bronzo, se confermata, farebbe di questa tavoletta una delle più grandi scoperte archeologiche di sempre.

Una iscrizione di 23 parole

Sacrifici sul monte Ebal
Ebrei fanno sacrifici sul monte Ebal (Stampa di Ian Luyken, Olanda 1649–1712)

Oltre alla parola “maledetto”, ripetuta 10 volte, nella tavoletta compare per due volte il Tetragramma divino. Il riferimento alla maledizione si trova nella Torah, in Devarim 27:15-26, quando Mosè ordina ai Leviti di condurre tutto il popolo d’Israele in cima al monte Ebal in una serie di maledizioni contro chiunque compia azioni come fare un idolo, disonorare la madre o il padre, o spostare la pietra di confine del prossimo. Successivamente il monte viene citato anche perché qui Giosuè si recava per fare sacrifici.

Monte Ebal vicino a Nablus
Il Monte Ebal vicino a Nablus

E la tavoletta è stata trovata proprio in Samaria, vicino a Nablus, durante scavi condotti negli anni ’80 sul cosiddetto Altare di Giosuè, sul monte Ebal. Successivamente, nel 2019, è stata notata e recuperata dall’archeologo Scott Stripling che ne ha intuito l’importanza e ha voluto provare a datarla e tradurla . Trattandosi di una scoperta unica, Stripling ha lavorato con un team internazionale, tra cui il prof. Gershon Galil dell’Università di Haifa.

Perché questa tavoletta è così straordinaria?

amuleto maledizioni 2Innazitutto perché mostra che il popolo ebraico era già alfabetizzato quando è entrato nella Terra di Israele. Poi perché sposta di almeno 500 anni indietro l’uso del Tetragramma. Inoltre si tratterebbe di un amuleto (defixio o tavoletta della maledizione) molto diffuso anche in epoca ellenistica e romana.Ma per confermare l’eccezionalità della scoperta occorrerà aspettare la pubblicazione di un articolo scientifico dettagliato, che convinca gli altri archeologi, al momento piuttosto scettici.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter