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Mausoleo di Hamadan

In cerca di Mordechai ed Ester

Lettere storiche conservate presso la Biblioteca nazionale israeliana, rivelano che nel 1971 gli ebrei iraniani hanno acquistato dallo Shah Mohammad Reza Pahlavi il luogo di sepoltura Ester e Mordechai e il terreno circostante.

Si avvicina Purim e con la lettura della Meghillà ricordiamo tutti la storia di Ester e Mordechai, che con il loro coraggio e con il loro orgoglio di essere ebrei, sono riusciti a rovesciare la sorte che avrebbe condannato allo sterminio il popolo ebraico.

il mausoleo di Hamdan
Il mausoleo di Hamadan in cui sono sepolti Ester e Mordechai

Nella Meghillà non si fa menzione di cosa sia successo dopo, cioè di quale sia stata la sorte personale di Ester e Mordechai, né del luogo in cui sono stati sepolti. Secondo una tradizione accreditata, dopo la morte del re Assuero i sostenitori del perfido ministro Aman cercarono di vendicarsi spingendo Ester e Mordechai a fuggire ad Hamadan.

Itinerarium Benjamin di Tudela
Benjamin di Tudela, Itinerarium, edizione in latino del 1633.

Proprio ad Hamadan si trova un mausoleo che si ritiene essere il luogo di sepoltura di Ester e Mordechai. Nel XII secolo, un viaggiatore ebreo, il rabbino spagnolo Benjamin Tudela (1130 – 1173), raccontò della forte presenza ebraica ad Hamadan e di un mausoleo con figure ebraiche di fronte alla sinagoga, che corrisponderebbe alle tombe.

Principale meta di pellegrinaggi da parte degli ebrei iraniani, il mausoleo ha subito un attacco nel maggio 2020, da parte delle guardie rivoluzionarie del regime iraniano, nel giorno del settantaduesimo anniversario della creazione dello stato di Israele. Per fortuna l’attacco non ha creato danni irreparabili.

Lo straordinario scambio di lettere tra i rappresentanti ebrei in Iran e funzionari del governo persiano in merito all’acquisto del terreno, è stato per mezzo secolo custodito dall’organizzazione Ort, nell’Archivio centrale della Bibilioteca nazionale di Israele. Il 1971 ha segnato i 2500 anni dall’editto del re persiano Ciro il Grande, che autorizzava i babilonesi a seguire pratiche religiose di loro scelta, includendo così anche l’ebraismo.

Esisterebbero anche documenti secondo cui la trattativa sarebbe stata agevolata dal direttore generale del dipartimento di archeologia e pubblica istruzione, Abdolali Pourmand, che avrebbe fatto da tramite con la precedente proprietà, la Banca Bazargani (Banca Commerciale). Il pagamento per l’acquisto sarebbe stato pagato con gli introiti dei biglietti venduti ai visitatori. L’interesse di Reza Pahlavi era quello di accreditarsi presso la comunità ebraica persiana come il nuovo Ciro il Grande, segnando l’anniversario dell’editto con un gesto di grande portata, che rinsaldasse gli storici legami con gli ebrei.

Qui sotto un video che mostra la tomba di Esther e Mordechai nel mausoleo di Hamadan

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