Innamorato di New York
Piero Armenti, giornalista e tour operator, vive e lavora a New York. La pagina Fb della sua agenzia, seguita da oltre 2 milioni di persone, è diventata una specie di guida obbligatoria per tutti quelli che hanno in progetto un viaggio nella Grande mela, o sognano solo di andarci
Piero, da quanti anni sei a New York, e perché hai deciso di vivere nella Grande Mela?
Sono a New York da 10 anni, e la ragione per cui ho deciso di vivere qui è l’amore. Mi sono innamorato di New York fin dal primo minuto, quando emerso dalla metropolitana mi è piombata addosso Manhattan, con tutta la sua forza. Una città concreta, in cui le idee si trasformano in realtà. Penso che i luoghi condizionino molto le persone che siamo, la maniera di ragionare, e da questo punto di vista New York è fantastica, ti rende migliore.
Domani tutti gli Usa e New York in particolare ricorderanno l’attentato alle Torri Gemelle, quello al Pentagono e il dirottamento di un terzo aereo. Come si prepara a vivere l’anniversario la città?
Senza dubbio è la settimana più triste per questa città, e il ricordo dell’11 settembre è ancora vivo e presente in tutti i suoi cittadini. Io non ero qui, a quell’epoca ero un giovane studente universitario ai primi anni di Giurisprudenza, ma ricordo come fosse ieri gli attimi di terrore provati. La lettura dei nomi delle vittime, che avviene ogni 11 settembre, fa sempre un grande effetto. Ma ancora più commovente è vedere come sopra i nomi dei bambini che persero la vita, incisi sui bordi delle fontane commemorative, vengono lasciati per l’11 settembre dei piccoli giocattoli.
Quali sono i 3 luoghi da non perdere per chi viene a New York?
Sicuramente salire sull’osservatorio e vedere la città dall’alto. Uno degli ultimi che hanno aperto, il The Edge per esempio, è meraviglioso, ma per i più tradizionalisti può andar bene il classico Empire State Building. Se si viene la prima volta, penso sia d’obbligo prendere il traghetto e visitare la Statua della Libertà, ed infine anche la vista da Brooklyn Heights, da cui si vede il miglior panorama di Manhattan.
Nei tour che la tua agenzia organizza per la città, inserisci anche delle tappe legate al mondo ebraico americano?
Durante il nostro tour di Bronx, Queens, e Brooklyn visitiamo anche Williamsburg, dove c’è una forte comunità chassidica. In ogni caso per gli appassionati di arte consigliamo sempre il Jewish Museum, dove ci sono opere di James Tissot, Marc Chagall, ed è presente anche il famoso “Ten Portraits of Jews of the 20th Century” di Andy Warhol. È la più grande collezione al mondo di arte ebraica fuori da Israele.
A New York vive Woody Allen, che a Manhattan ha dedicato uno dei suoi film. Tu che angolo di Manhattan ci consigli di vedere?
Chi Ama Woody Allen troverà la sua New York in ogni angolo, ritengo che andare a Sutton Place sia davvero d’obbligo, è lì che ha girato la famosa scena di Manhattan in cui dalla panchina osserva il ponte sull’East River, e dice che New York è la città più bella del mondo.
Nei tuoi video, ti soffermi spesso sui ristoranti. Conosci la cucina Kasher? C’è un locale kasher che ti senti di suggerire ai nostri lettori?
Ce ne sarebbero tanti da suggerire, ma se devo suggerirne solo uno allora ti dico Abaita che fa anche dell’ottima pizza.
Nei tuoi viaggi per il mondo sei mai stato in Israele?
Purtroppo non ho avuto il piacere di visitare Israele, ma ho diversi vicini di casa che ci vanno spesso, ed ho avuto il piacere di conoscerla attraverso le loro stories su Instagram.
Hai in programma di visitarlo?
Sì. Una città che è tra le mie priorità visitare è senza dubbio Tel Aviv, vibrante e cosmopolita è il tipo di città che mi cattura. Spero di farlo presto, anche perché da New York i voli sono tantissimi, quindi è abbastanza facile raggiungerla.