I volontari della sicurezza CER

Il mio amico Yair*

Gianni Zarfati ricorda Yair, da trent’anni occupato nella sicurezza della CER

Yair faceva spesso sorveglianza presso il Tempio maggiore

Yair, z.l., è stato per me, oltre che un collega, un caro amico.

Lo ricordo come persona sempre disponibile, educata; soprattutto responsabile e riservata.
Più volte, quando avevo un dubbio sulla decisione da prendere, mi sono rivolto a lui per un consiglio ed ho sempre avuto le giuste risposte.
Ci siamo conosciuti più di trent’anni fa, quando, appena arrivato in Italia, faceva il meccanico. Ho subito capito che avrebbe meritato un ruolo nella sicurezza della CER e che, nel contempo, io avrei avuto un valido collaboratore.
Essendo israeliano, per tre anni aveva prestato servizio militare in corpi operativi in Israele e la sua esperienza ha contribuito a far crescere di livello il reparto sicurezza della CER.
Mi piace ricordare Yair, z.l., non soltanto come dipendente della CER, ma soprattutto come volontario.

un’altra immagine di Yair

Per tanti anni ha dedicato tempo ed ha saputo ben trasmettere le sue capacità al gruppo dei volontari, con il quale fin da subito ha stretto rapporti di amicizia ed ha costituito un importante valore aggiunto.
E’ sempre stato disponibile e collaborativo con i colleghi, i quali hanno sempre ricambiato con riconoscenza e rispetto.
Per anni ci ha uniti un forte legame, che ha coinvolto anche le nostre famiglie.

Adesso resta un ricordo indelebile di tanti anni passati insieme ed un profondo dolore per la sua mancanza.

* nella foto di copertina, Yair è il secondo da destra

4 risposte

  1. Yair Z”L, che era già militare in Tzahal con esperienza operativa, la sera prima che mi arruolassi io mi prese da parte e per un’ora mi spiegò che cosa era la guerra e come dovevo agire nei momenti difficili.
    I suoi consigli, in seguito, mi salvarono la vita.

  2. Che grande dispiacere! Grazie Yair di essere stato con noi tutti questi anni… Che il Tuo ricordo sia di benedizione Laura e Olek Mincer

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Condividi:

L'ultimo numero di Riflessi

In primo piano

Iscriviti alla newsletter