La responsabilità di essere sani.
Angelica Calo Livne racconta a Riflessi con che spirito sta affrontando questi tempi segnati dalla pandemia.
Ho fatto il quarto vaccino.
Vado in giro con la mascherina e ho iniziato a prendere la vitamina D.
Tengo le distanze dovute e se ricevo il messaggio che una persona che ho incontrato è positiva mi metto in fila e faccio il mio bravo tampone, il primo il secondo e il terzo se ce n’è bisogno.
Devo essere sana.
Ho delle responsabilità: verso i miei nipotini che mi aspettano tra quarantene, disagi e restrizioni per volare su ali di unicorni e flamingo rosa, spargendo polvere di fate su draghi e creature incantate. Ho la responsabilità verso studenti e studentesse dei miei corsi a Tel Hai che aspettano le lezioni per studiare pedagogia attraverso la musica, le arti e rilassarsi, riempirsi di energie e risvegliare la fiducia in se stessi e nella vita.
Devo essere sana per continuare ad incontrare i ragazzi del Teatro Arcobaleno Beresheet LaShalom che quest’anno festeggia 20 anni di dialogo, di attività frenetica, di incontri in presenza, in remoto, da vicino e da lontano per trascinarli via dalle nuove abitudini imposte dal Covid. Devo essere sana per me stessa, per essere in forze e dare forza, per continuare a danzare al mattino, per fare l’amore con mio marito, per dare tutta me stessa per veder apparire una scintilla negli occhi di chi mi sta vicino. Perchè quando sento che la malinconia, l’angoscia, l’inquietudine si insinuano lentamente nel cuore rendendomi debole tormentando una spalla, poi il collo, poi la schiena l’unico modo per affrontare e sconfiggere la tristezza fisica e mentale è creare, aiutare e sostenere qualcuno il cui destino, in quel momento, sembra peggiore del mio.
Siamo in guerra.
E nelle guerre ci si deve difendere, si deve rimanere uniti: i cavalieri del Medio Evo indossavano armature fatte di metallo e una cotta di maglia composta da migliaia di piccoli anelli metallici attaccati l’uno all’altro che coprivano i punti vulnerabili del corpo per fornire una protezione adeguata contro frecce e spade. Siamo circondati, attaccati e non possiamo permetterci la resa. Supereremo anche questa prova se sapremo tenderci una mano e proteggerci l’un l’altro, se smetteremo di combattere tra di noi per iniziare ad affrontare il vero nemico: la pandemia che dilaga, divora e riempie di inquietudine.
I nostri genitori e i nostri nonni hanno superato prove ben più terribili, noi abbiamo 80 anni in più di esperienza!
7 risposte
Sei stupenda, Angelica Edna.
Le persone come te salvano il mondo!
Dico solo che sei pronta per ricevere il “Nobel per la Pace!”
È una persona che si esprime sempre al meglio,di grande umanità.
Meravigliosa Angelica, la tua voglia di vivere e vivere al meglio è contagiosa … fortunati coloro che hanno il privilegio di conoscerti!
Angelica è una Maestra, sempre con un tono lieve, un’Educatrice con l’esempio.
Con la capacità di coinvolgere le persone…
Perché si sciolgono le timidezze, anche le diffidenze…
Ci aiuta a mettere la Speranza al centro della Vita, a vedere sempre la Bellezza di ascoltare e ascoltarsi, dialogare insieme.
E continueremo ad allenarci per essere un gruppo dì Positività ?
Che bello conoscerti !! 🙂
Angelica notified a Yehuda?