Menorah per la solidarietà
Ariel Arbib, imprenditore con oltre 15 anni di esperienza al servizio della deputazione, indica i punti attraverso cui rafforzare il sostegno alle fasce più deboli
Mi candido con la lista Menorah per il rinnovo del Consiglio dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane ed è proprio su quest’ultima parola, “Unione”, che vorrei soffermarmi.
Nel suo profondo significato è racchiuso il motivo della mia candidatura, lo stimolo che mi ha spinto a voler dare il mio contributo perché questa Unione tra le Comunità sia sempre più salda e coesa.
Mi occupo di sociale da quindici anni, per essere stato Consigliere e ora Vicepresidente della Deputazione ebraica di Roma. In tutti questi anni ho conosciuto e toccato con mano le sofferenze, le difficoltà ed i disagi della parte più debole della mia Comunità. Difficoltà e disagi che, grazie ai tanti nostri benefattori ed al solerte e prezioso lavoro svolto da tutto il Consiglio della Deputazione, abbiamo quasi sempre reso più sopportabili e ancora più spesso rimosso, facendo ritrovare a chi ci aveva chiesto aiuto, quel minimo di sollievo e fiducia nel futuro, essenziali e necessari per rimettersi in carreggiata.
Questo mio profondo senso di appartenenza e solidarietà verso l’ebraismo, unito all’esperienza acquisita sul campo, sono il bagaglio che oggi metterò, a disposizione dell’Unione, ove venissi eletto, con il fine di creare nuove e migliori vie di contatto e di comunicazione per l’ebraismo italiano, perché dalla Sicilia al Piemonte nessun singolo ebreo venga mai lasciato solo e indietro.
Immagino per questo la nascita di nuovi progetti e di nuove risorse da mettere in campo, per avvicinare l’Unione ad ogni singolo iscritto creando una rete di solidarietà che oggi ha ancora pochi punti di contatto.
Per quanto riguarda il sostegno delle fasce più deboli, mi impegnerò affinché l’Ucei in futuro, lo consideri una priorità assoluta ed imprescindibile.
Sogno progetti che possano aiutare tutti a venir fuori dall’indigenza affrontando con dignità e determinazione i loro bisogni quotidiani.
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