Il Primo Forum delle Donne Ebree d’Italia (Adei WIZO), tenutosi il 9 novembre scorso, ha segnato un successo sia per il livello delle relatrici – tra cui la Senatrice Liliana Segre – sia per i temi trattati.
Di fronte a un folto pubblico femminile, diverso per età e provenienza e alla presenza di autorità civili e religiose di Milano, è iniziato un significativo percorso di riflessione sulla nostra società.
La presidente Nazionale dell’Adei WIZO, Susanna Sciaky ha sottolineato che “L’epoca in cui stiamo vivendo presenta non poche singolarità. Nel giro di pochi anni abbiamo assistito a incredibili cambiamenti a livello globale, cambiamenti che hanno avuto ripercussioni inevitabili nella nostra vita quotidiana e che hanno modificato inevitabilmente il nostro modo di pensare e di scegliere. Drammi come la pandemia, la guerra, lo spettro di una crisi economica, aprono scenari che sembrano amplificare le crisi valoriali dei nostri tempi. Oggi più che mai è imperativo ricordarci che dignità, lavoro, rispetto reciproco vanno difesi. Sempre”. Sono parole che, dette nell’anniversario della Notte dei Cristalli, suonano anche come un monito a guardare con attenzione al futuro, usando i mezzi della cultura e della consapevolezza per costruire una società più inclusiva, non solo in materia di divisioni di genere.
L’Adei WIZO rappresenta dal 1927 un’unione di donne partecipi e impegnate verso le istanze sociali del nostro tempo, che partendo dal valore della ebraicità e del sionismo, mettono al centro temi centrali del nostro tempo, quali la lotta alla violenza e alla discriminazione di genere, l’assistenza ai più deboli, la lotta al razzismo e all’antisemitismo.
Come ha giustamente notato Noemi Di Segni, presidente UCEI, “le donne ebree sono diverse tra loro, come lo sono le donne sempre e ovunque in qualsiasi contesto, ma sono unite dal fatto di essere parte di una continuità. Non si vive da sole o solo con la propria famiglia sconnesse dal mondo, per noi qualunque avvenimento non è mera informazione, ci chiediamo continuamente come interpretarlo attraverso il nostro essere ebree”
Si è discusso del valore rappresentato dalle donne ebree all’interno della società italiana e di come educazione e cultura siano un’arma fondamentale per sconfiggere razzismo e antisemitismo e creare una società più inclusiva. L’intervento di Liliana Segre, con la lunga e personale memoria è stato ascoltato in attento silenzio: una riflessione che non guarda solo al passato, ma lancia la sfida al presente e al futuro, su come tramandare questa memoria.
Infine, il Forum ha toccato anche il delicato tema del lavoro e della parità di genere: tra gli altri interventi, da Israele Anita Friedman, World WIZO Chairperson, cita gli interventi della WIZO che hanno influenzato l’aspetto legislativo nel campo della prevenzione sulla violenza di genere e Linda Laura Sabbadini, ai vertici dell’Istat, ricorda come proprio le donne fuori dal mercato del lavoro siano quelle più a rischio di violenza domestica. “Sono dipendenti dagli uomini, non possono realizzarsi nel quotidiano” e cita i fallimenti di una politica che le avrebbe aiutate. “Tante parole sulla possibilità di dare a loro un’autonomia reale, ma pochissimi fatti. Come la legge che istituiva i nidi pubblici che oggi sono appena il 12% del totale, o la legge del 2000 che permetteva l’assistenza di anziani e disabili e non è stata mai applicata. Siamo andati avanti così per anni”.
Un impegno dell’Adei WIZO Italia, quindi, per continuare a essere sempre dalla parte delle donne.