Il pericolo corre sui social
La campagna elettorale ormai è entrata nel vivo e tutti i partiti cercano sui social di catturare il consenso. Che cambiamenti produce la nuova comunicazione politica?
In quest’ultimo periodo caratterizzato dall’incertezza e dall’instabilità politica ed economica, si è assistito allo sviluppo a livelli esponenziali della rete che ha finito per diventare un vero e proprio campo di battaglia dove si confrontano diversi attori.
Nella rete, si proietta la propria potenza, si parla, si condividono messaggi cercando d’influenzare più persone possibili, arrivando anche a determinare il mutamento del flusso di coscienza delle persone. La rete è diventata una sorta di Agorà virtuale dove ognuno parla di ciò che vuole.
Come ha fatto notare giustamente il politologo italiano, Giovanni Sartori, il potere del video si estende assai di là della sfera della politica. La politica italiana ha risentito fortemente dell’impatto esercitato dalla rete su di essa. La video politica influenza profondamente le scelte, ossia le decisioni che i politici prendono ed essa ha finito per plasmare il cittadino, poiché il video elettore che vede la politica in immagini è un protagonista totalmente nuovo del processo politico. Il continuo bombardamento mediatico giornaliero al quale sono sottoposti sia direttamente, sia indirettamente i cittadini ha finito per determinare il passaggio per dirla alla Sartori dall’Homo Sapiens a quello Videns, L’Homo Videns pensa di sapere e di vedere o meglio s’illude perché vede senza sapere.
La rete non permette l’approfondimento di una determinata materia in maniera scientifica assieme all’utilizzo massiccio dei social network, la rete ha finito per attuare quella bipartizione del pubblico in buoni e cattivi. Risulta altresì interessante esaminare il messaggio politico che viene veicolato attraverso Internet.
Il 25 Settembre in Italia ci saranno le votazioni per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato, se si analizza con molta attenzione il messaggio proveniente dalla rete è possibile ricavare le opportune considerazioni.
Il centro destra promette di risollevare l’Italia e di tutelare l’interesse nazionale in Europa e all’estero, in ambito economico si batte per la tutela del made in Italy. Sul fronte dell’immigrazione illegale, si propone anche l’utilizzo di una missione militare o meglio un vero e proprio blocco navale in grado di contrastare la tratta degli esseri umani. Le parole utilizzate dagli esponenti del centro destra cercano di catturare l’attenzione dei futuri elettori nonché simpatizzanti poiché promettono, ordine, tutela dell’interesse nazionale assieme a una forte riscoperta dell’identità italiana che risulta essere stata trascurata o meglio non valorizzata dalla globalizzazione.
Ciascun movimento conserva al proprio interno una diversa idea dell’Italia come nazione assieme a una differente concezione dei diritti da tutelare e da promuovere. La rete finisce per aumentare l’eco del messaggio, spetterà poi al singolo individuo capire quale messaggio sarà attuabile e quale no, molte volte l’ideologia politica finisce per cozzare contro la realtà.