Come si vede l’ebraismo italiano dalla periferia italiana, ma dal centro d’Europa?
Che vuoi dire?
Le comunità decentrate cercano di mantenere forte la propria identità e il proprio ruolo sul territorio: siamo un presidio culturale che non va trascurato. Oggi Trieste è una realtà culturale tra le più attive in Italia. La nostra percezione è che, da Roma, sia la comunità locale che l’Ucei considerino le comunità di medio-piccole dimensioni delle realtà destinate ad esaurirsi. E invece non è così. Siamo realtà vive e con le proprie specifiche esigenze, dovremo perciò meritare maggiore attenzione. Naturalmente, dico questo perché mi piacerebbe rafforzare ulteriormente il legame con l’Ucei.
A questo proposito, che priorità dovrebbe darsi il prossimo consiglio dell’Ucei?
Questa è la quarta tappa del viaggio nelle comunità ebraiche italiane. In precedenza siamo stati a Torino, Venezia e Casale Monferrato