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Si è appena chiusa in Israele la prima edizione di MIXIII Health-tech.il, evento che riunisce imprese, professionisti, responsabili di università, centri di ricerca e investitori da tutto il mondo specializzati dei settori Scienze della Vita, Med-Tech, Digital health, E-health, Neuro scienze, Oftalmico, Biomedicale, Biotecnologie, Apparecchi medicali, con una forte attenzione all’innovazione ed alla ricerca.

Tra gli espositori, unica partecipazione ufficiale a livello europeo è stata quella italiana, organizzata dall’ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

La delegazione giunta dall’Italia (il Polo Tecnologico dell’Alto Adriatico, che si occupa di trasferimento tecnologico e di scouting di tecnologie israeliane per avviare collaborazioni e 5 imprese, in particolare PQE  Pharma Quality Europe, impegnata nella progettazione e sviluppo di servizi di quality solutions provider, Pharma & Biotech Advisors Srl, che gestisce progetti di biotecnologia e fornisce consulenza, Studio Torta, che fornisce consulenza per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale, Pharmaprime Srl, che opera nel delivery su piattaforma online di prodotti farmaceutici e Light Science Srl, operativa nella digitalizzazione di analytics pipeline) ha anche incontrato l’Ambasciatore d’Italia in Israele, Sergio Barbanti, per un approfondimento delle opportunità di collaborazione Italia-Israele nello sviluppo delle tecnologie biomedicali, anche alla luce dell’Accordo bilaterale di Cooperazione nel campo della Ricerca e dello Sviluppo Industriale, Scientifico e Tecnologico del 2002.

Sulla base di quest’ultimo sono state sviluppate nel corso degli anni una serie di programmi e iniziative per promuovere la cooperazione tra le comunità accademiche, scientifiche e industriali, in particolare nei settori dell’alta tecnologia.

“La partecipazione italiana all’evento”, afferma l’Ambasciatore Barbanti, “segnala il grande potenziale di collaborazione tra una realtà come l’Italia, uno dei centri più competitivi e dinamici d’Europa nel settore delle scienze della vita, e Israele, all’avanguardia per l’innovazione e la ricerca nei settori ad alta tecnologia; una collaborazione diventata ancor più importante alla luce dell’esperienza della pandemia”.

L’ambasciatore d’Italia in Israele, Barbanti, incontra le aziende italiane al MIXIII Health-tech.it di Gerusalemme

La delegazione italiana è stata ospitata presso il “Punto Italia/meeting point” ICE, allestito in fiera per assistere le imprese nazionali nell’organizzazione di incontri d’affari con gli operatori israeliani, con investitori internazionali e con soggetti interessati ad entrare in contatto con realtà italiane, sia in termini di partenariato tecnologico che di investimenti diretti in Italia.

Per questi ultimi, è stato fitto il programma di appuntamenti della Unit di attrazione degli investimenti costituita a marzo scorso presso l’Ufficio ICE di Tel Aviv, con la presentazione di specifiche opportunità di investimento nel settore Life Sciences, predisposte da Invitalia. Secondo le stime dell’organizzatore, la IATI – Israel Advanced Technologies Industries Association, nei due giorni di manifestazione hanno visitato l’evento – articolato in convegnistica e incontri individuali preorganizzati tra imprese – circa 1.000 operatori, provenienti da 30 paesi. La manifestazione nasce da una precedente esperienza ventennale denominata Mixiii Biomed; quella di quest’anno è, pertanto, la prima edizione di MIXIII Health-Tech.IL, che si è svolta Gerusalemme, presso l’IIC-International Convention Center, il 9 e il 10 novembre 2022.

Grazie all’esperienza pregressa, l’iniziativa ha richiamato professionisti, imprenditori, responsabili di università, centri di ricerca e investitori specializzati nei settori sopra citati, da tutto il mondo.

Tra i relatori del ricco programma convegnistico si segnalano presenze internazionali e locali di primissimo rilievo, con interventi dei vertici di AstraZeneca, GE Healthcare, TEVA, LUMENIS, PITANGO, GOOGLE, MAYO CLINIC. Il settore delle Scienze della Vita è estremamente rilevante per l’economia italiana rappresentando l’11% del PIL nazionale – afferma Fabrizio Camastra, Direttore dell’Ufficio ICE di Tel Aviv –; è un settore fortemente orientato all’esportazione ed in questi ultimi anni ha fatto registrare il più alto tasso di crescita dell’export tra i paesi UE. L’Italia è riconosciuta come uno dei centri più competitivi e dinamici d’Europa e per tale ragione è sede di numerosissime multinazionali del farmaco.

Israele è internazionalmente noto come Paese all’avanguardia per l’innovazione e la ricerca nei settori ad alta tecnologia e si contraddistingue per un tessuto imprenditoriale diffuso e dinamico, fortemente interconnesso con una rete di università e di centri di ricerca specializzati, soprattutto nel campo delle biotecnologie, delle scienze biologiche e delle nanotecnologie. In particolare, i comparti dei dispositivi medicali, delle attrezzature biomedicali e delle biotecnologie rappresentano un importante motore di crescita per l’economia israeliana, con un ecosistema caratterizzato da manodopera altamente qualificata e all’avanguardia tecnologica.

Israele è inoltre sede di alcuni tra i principali istituti mondiali di ricerca, noti per la loro eccellenza nelle malattie autoimmuni, nella neurologia e nella lotta al cancro. In Israele vi è una delle concentrazioni più alte al mondo di scienziati pro capite: 145 ogni 10.000 abitanti, di cui il 33% sono specializzati nel settore della Scienze della Vita.

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