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L'impresario David Zard

Quattro anni fa ci lasciava David Zard z’l, leggendario produttore, impresario e organizzatore di concerti.

Clemente, figlio di David Zard

Ma David Zard è stato anche un padre amorevole. Per questo oggi ci piace ricordarlo attraverso le parole che il figlio Clemente, anche lui impegnato oggi nel mondo della musica, ha voluto affidarci.

Di mio padre ho un ricordo a cui penso con più piacere ed è l’avermi trasmesso la passione per il lavoro che oggi faccio, che si può dire in parte sia stato “coniato” e inventato da lui stesso.

Lo ringrazio ancora oggi per tutti i concerti a cui mi ha portato, perché se ho la fortuna di poter vivere di questo lavoro è proprio perché lui sin da piccolo mi ha infuso questa passione per la musica, per l’arte e l’intrattenimento.

Mi ha insegnato a vedere oltre, che è una delle cose più importanti: mostrandomi ad esempio come guardare ad uno spettacolo realizzato quando ancora deve essere concepito. Ci sono tanti momenti con lui ai concerti, in particolare ricordo quando mi portò a Dublino a vedere gli U2, forse il più bel concerto della mia vita, “Elevation Tour” a Slane Castle, credo nel 2001.

Cocciante e Zard
David Zard con Riccardo Cocciante

Poi mio padre è riuscito a trasmettermi un grande concetto che ho cercato di fare mio, non avere mete ma solo orizzonti, che era una sua tipica frase che spesso citava. Un concetto che applicato al mondo del lavoro significa intuire prima e avere una visione di quello che sarà. E poi era un personaggio incredibile, credo che difficilmente incontrerò una persona con il suo carisma, con la sua forza e la sua perseveranza. E’ stato ed è un esempio per il mondo della musica dal vivo.

Si , credo che mio padre si possa definire il libro di storia della musica dal vivo“.

Grazie, Clemente, per questo bel ricordo.

4 risposte

  1. È stato un grande ! Z.L.che il suo ricordo sia di benedizione per Am Israel Amen! Se tu possiedi soltanto il 10 per 100 del suo amore e bravura sai un gigante anche tu! Chol achavod

  2. Davide Zard ! Ho un affettuoso ricordo di Tuo Papa` Caro Clemente. Veniva spesso in Libreria di sera e chiacchieravamo a lungo. Non dimenticherò` mai i suoi occhi chiari e profondi e anche tristi.
    Auguri nelle tua vita.
    Stella Rubin

  3. Quello che faceva, e che era sempre a livelli inimmaginabili, lo faceva con tanta naturalezza e semplicità.. da renderlo normale. Ricordo lo sdigiuno di Iom Kippur quando arrivò a casa nostra con Bob Dylan ed il suo gruppo….. ZLBraha.

  4. Dodi mi ricordo gli inizi la publilibia (se non sbaglio il nome) che era la prima seria compagnia di pubblicità’. Poi a Tel Aviv dove abitavamo insieme e per i fusi orari la notte si svegliava per le lunghe telefonate con Aretha Franklin. Eravamo senza una lira ma lui aveva perseveranza e sogni che riuscì’ a trasformare in realtà’. La sua testardaggine (positiva) era unica. Non voglio andare oltre dato che mi vengono le lacrime agli occhi. Il più’ grande organizzatore di concerti e sono orgoglioso di vedere Clemente (che era la sua vita) proseguire i passi del padre

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